sabato 5 luglio 2008

Vittorio Alescio: 11 Settembre


Chi ha avuto il privilegio di incontrare Vittorio Alescio non può non essere stato attratto da quella sua espressione bambina, un sognatore affabile e di semplice cordialità. A volte capita di incontrarlo in qualche festa o in ristoranti dei Castelli Romani dove frequentemente è invitato per rendere le serate più poetiche. LA VOCE DEI CASTELLI ROMANI, una voce potente e composta, un'abilità interpretativa eccellente, ogni canzone viene da Vittorio cesellata fino a renderla dolce, potente, grintosa, ogni interpretazione è diversa dalle altre, qualsiasi sua singola esibizione è una grand’emozione. VITTORIO ALESCIO ha un repertorio di oltre mille canzoni folkloristiche romane, napoletane che esibisce accompagnato dalla sua chitarra. E' un artista d’elevata esperienza, apprezzato da molti suoi colleghi, come testimoniano le dediche e i complimenti di ENNIO MORICONE, CARLO RUSTICHELLI, il regista TORNATORE e tanti altri. Complimenti e dediche che Vittorio conserva gelosamente sulla facciata dell'oggetto più prezioso, la sua chitarra. Egli ha all'attivo molte incisioni con case romane e milanesi, lo si è potuto apprezzare anche nelle apparizioni televisive, tra cui si ricordano LA CONTESSA LARA con ANNAMARIA GUARNIERI, IL COMMISSARIO a fianco del grande ALBERTO SORDI. E' stato protagonista delle trasmissioni SI FA PER DIRE di Gregoretti, PRONTO E' LA RAI con Magalli, CI SIAMO con Gigi Sabani, ITALIA IN DIRETTA con Michele Cucuzza, in collegamento con il ristorante Squarciarelli di Grottaferrata, UNO MATTINA, LIBERO con Paola Cortellesi, LE IENE con Alessia Marcuzzi e di molte altre TV locali. Vittorio ha anche esportato il folklore italiano negli STATI UNITI e in CANADA. A dicembre 2002 ha partecipato, insieme al fisarmonicista Antonio Izzi, ad una manifestazione organizzata dalla Regione Lazio ad EDIMBURGO. La sua ultima opera, la canzone che dà il titolo a quest'ultimo album, 11 SETTEMBRE, è una preghiera che esprime dolore e rabbia ma é anche un grido di incoraggiamento al perdono e alla fede. Vittorio è uno dei gioielli di Rocca Priora, la sua nuova residenza, il suo nido; un'artista dei Castelli Romani che molti c’invidiano. Info: gdomusica@thecentre.it

Vittorio Alescio - 11 settembre

giovedì 3 luglio 2008

PFM - Impressioni di settembre


La Premiata Forneria Marconi è stata la band più celebre del progressive italiano e l'unica a ottenere un discreto successo in ambito internazionale, soprattutto negli Stati Uniti. Nell'eterogenea evoluzione del suo percorso musicale, la Pfm ha saputo combinare ritornelli quasi "pop", improvvisazioni di stampo jazzistico e composizioni di attitudine classicheggiante. In più, ha aggiunto quel pizzico di melodismo, dal sapore tipicamente mediterraneo, che ha contribuito a rendere la sua formula originale rispetto ai modelli prog d'oltre Manica. Il primo embrione della futura Pfm si forma negli anni Sessanta, in pieno periodo beat, ne I Quelli, formazione in cui si alternano Antonio "Teo" Teocoli e Pino Favarolo, entrambi cantanti e chitarristi, il batterista Franz Di Cioccio e il bassista Giorgio "Fico" Piazza. In seguito, si aggiungono il tastierista Flavio Premoli e altri due chitarristi: Alberto Radius e Franco Mussida, detto "Yoghi". Grazie alle loro continue esibizioni dal vivo, caratterizzate da una particolare cura delle sezioni musicali, I Quelli si distinguono immediatamente nel panorama beat italiano, con la pubblicazione di numerosi 45 giri per la Ricordi, costituiti per la maggior parte da versioni italiane di canzoni già composte ed eseguite da artisti stranieri: "La bambolina che fa no no no" e "La ragazza ta-ta-ta", entrambe di Michael Polnareff; "Per vivere insieme", versione italiana di "Happy Together" dei Turtles; "Tornare bambino", ossia "Hole In My Shoe" dei Traffic; tra gli altri singoli vanno ricordati "Pensieri" (Nice), "Hip Hip Hip Hurrah" (1910 Fruitgum Co.), "Questa città senza te" (Tremeloes) e "Lacrime e pioggia" (Aphrodite's Child). Da segnalare in questo periodo anche le importanti collaborazioni in studio con Mina, Celentano, De André e Battisti. La storia della band, però, è subito segnata da cambiamenti determinanti: dopo la dipartita di Teocoli, destinato a una brillante carriera come cabarettista/comico, e di Alberto Radius, che approda nella Formula Tre, nell'estate del 1969 il gruppo ingaggia un musicista di grande spessore, con il quale nasce un'immediata intesa: Mauro Pagani. Abbandonata la sua band (i Dalton), Pagani, che suonava strumenti classici come il violino, il flauto e l'ottavino, imprime subito un'impronta fondamentale alla formula del gruppo, contribuendo insieme a Mussida a un drastico cambio di genere. Dal beat, infatti, l'interesse si sposta verso il progressive di matrice britannica, capitanato da band come King Crimson, Yes e Jethro Tull. L'improvvisazione e le lunghe suite prendono così il posto delle brevi canzoni degli esordi. I Quelli, nel frattempo, divengono i Krel e inaugurano una stagione di duro lavoro, con sessioni di registrazione di otto ore consecutive. Di Cioccio entra anche per pochi mesi nella formazione degli Equipe 84, con i quali partecipa anche al Festival di Sanremo. Solo alla fine del 1970, Franco Mussida, Flavio Premoli, Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza danno ufficialmente vita alla Premiata Forneria Marconi (Pfm), dal nome da una pasticceria di Brescia situata vicino agli studi nei quali i nostri si recavano a fare le prove. Dopo diversi contrasti, i quattro decidono di lasciare la Ricordi, ottenendo presto un contratto con la Numero Uno di Lucio Battisti e Mogol e con il manager Franco Mamone, grazie all'ottima reputazione acquisita per la loro abilità tecnica. Nel 1971, la Pfm segue, nei tour italiani, diverse band autorevoli del periodo come Yes, Procol Harum, Black Widow e Deep Purple. Ispirata dai King Crimson, la Pfm registra quello che diventerà il suo grande cavallo di battaglia: "Impressioni di settembre", una suggestiva ballad con un testo scritto da Mogol e svariati spunti progressive, marcati dall'impiego del moog, strumento introdotto per la prima volta in Italia poco tempo prima. Gli accordi semplici, suonati dalla chitarra acustica, delineano un'atmosfera delicata e coinvolgente, soprattutto nelle strofe; il ritornello, invece, è più acceso, con l'apporto del memorabile arrangiamento del sintetizzatore. La poesia che traspare dalle parole di Mogol non fa che accentuare l'epica melodia del brano, che resta a tutt'oggi un evergreen del rock italiano. "Impressioni di settembre" trascina al successo Storia di un minuto, primo album della Pfm, pubblicato nei primi mesi del 1972. Le sette tracce, scritte tutte dal duo Mussida-Pagani, sono costruite su strutture tipicamente progressive in cui prevale l'aspetto della composizione classica, specie nella seconda parte della scaletta. Un progressive barocco, a volte medievale, e che ricorda vagamente i Genesis di "Nursery Crime", ma, rispetto ai modelli britannici, innesta una vena melodica e influenze musicali di stampo mediterraneo. Unico punto debole, il canto, che patisce l'assenza di una vera e propria "voce", ma viene adeguatamente sostenuto da arrangiamenti ricchi, anche se mai troppo ridondanti. "Impressioni di settembre" è preceduta da un breve pezzo strumentale ("Introduzione"), caratterizzato da sottili cori vocali su una base di chitarra acustica, prima, e da un riff di chitarra elettrica all'incalzare della batteria, poi. Tra le tracce svetta anche "E' festa", una sorta di "tarantella progressive", anch'essa segnata da un virtuoso riff di moog, ma sopra una struttura hard-rock; le variazioni di tempo sono numerose, con uno spontaneo passaggio dal rock più duro a forme più classiche, forgiate dalle chitarre acustiche e dal delicato flauto di Pagani. E' proprio questo strumento, insieme a violino, ottavino e clavicembalo, a donare una forte ventata di classicismo al progressive degli esordi della Pfm. La seconda trance del disco presenta una ancor più marcata attitudine classicheggiante, in un continuo susseguirsi di formule sonore differenti. La sinfonica "Dove…Quando…" è suddivisa in due parti: la prima è una fiaba cantata di straordinaria dolcezza, introdotta dal mellotron di Premoli e assecondata da chitarre acustiche, flauto, clavicembalo e mandoloncello; la seconda riprende il medesimo tempo, dapprima con l'organo di Premoli e il violino di Pagani, successivamente scatenandosi in una elegantissima e classica esecuzione di pianoforte. Un esperimento ripetuto anche nell'altro singolo di successo, il genesisiano "La carrozza di Hans" che, partendo da una ballata in cinque quarti, si scatena poi in un magistrale assolo di chitarra (reminiscente dei King Crimson di "21st Century Schiziod Man") e in una brillante improvvisazione jazz-prog, con il violino di Pagani a disegnare le classiche "variazioni sul tema". Il pezzo, scritto da Mussida durante un viaggio in camioncino tra Torino e Milano, vince il Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, e viene inciso come lato B del singolo "Impressioni di settembre". Chiude il disco "Grazie Davvero", uno degli episodi più sperimentali del lotto, in cui una dolce chitarra acustica detta la linea melodica principale, accompagnata da un variopinto mellotron, che simula un'orchestra di ottoni. Storia di un minuto è uno dei massimi capolavori del rock italiano ed è l'album che lancia in orbita la Pfm, portabandiera di una scena progressive tricolore che annovera gruppi quali il Banco del Mutuo Soccorso, le Orme, gli Osanna, gli Area, i New Trolls.

Eros Ramazzotti - Musica é


Eros Luciano Walter Molina Ramazzotti (Roma, 28 ottobre 1963) è un cantante italiano. È considerato uno dei cantanti di maggior successo nella musica italiana e nel pop latino a livello mondiale, tra la prima metà degli anni ottanta e l'inizio del terzo millennio. Figlio del muratore e imbianchino Rodolfo Ramazzotti, cantante amatoriale che tentò senza successo di partecipare all'edizione del Cantagiro non venendo ammesso - e della madre Raffaella, nel 1971 Eros (nome completo Eros Walter Luciano) inizia ad avere una predisposizione particolare per la musica, mostrando attenzione dapprima verso il pianoforte e la chitarra. Dopo la licenza media fa domanda per essere ammesso al Conservatorio di Roma, ma viene respinto. Iscritto a ragioneria, dopo tre anni abbandona gli studi. Dopo un tentativo fallito della famiglia di emigrare in Australia, trascorre un intero anno a studiare l'inglese. Passa il suo tempo a giocare a pallone nel prato davanti casa, situata nel quartiere di Cinecittà, vagabondando con un merlo indiano sulla spalla ed il suo inseparabile cane Billy. Viene assunto come comparsa nelle pellicole che si girano in quegli studi ed una volta ha anche l'occasione di lavorare con Federico Fellini. Per perfezionare il suo talento musicale, Ramazzotti conta su due suoi amici dirimpettai di casa, Giuliano chitarrista jazz, e Luca, per gli amici "Er Succhia", notevole musicista di piano bar, che si avvale di apparizioni in RAI e nelle radio private, riconoscibile per la sua vistosa benda sull'occhio destro. Il primo approccio serio al mondo musicale è del 1979, nei Castelli Romani, quando partecipa ad una manifestazione canora dove interpreta Pezzi di vetro di Francesco De Gregori. Nel 1981 partecipa al Concorso Voci Nuove del Festival di Castrocaro dove presenta la canzone Rock 80 scritta qualche anno prima. La vittoria arrise a Zucchero e a Fiordaliso ma il giovane, prima della manifestazione, fu fatto esibire da Gianni Ravera, assieme a tutti gli altri giovani talenti, dinanzi ai vari rappresentanti delle case discografiche. Ricevette solo due preferenze, da Roberto Galanti e il barone Lando Lanni, fondatori e soci della neonata casa discografica milanese DDD - Drogueria di Drugolo. Caso volle che i due, per non condizionare la scelta, votarono separatamente ed entrambi rimasero affascinati da quel timbro nasale che nel tempo tutto il mondo ha imparato a riconoscere; fu lo stesso Ravera a mediare in seguito l'offerta del contratto nei suoi uffici di Roma. Nel 1982 partecipa a Un disco per l'estate di Saint-Vincent con la canzone Ad un amico composta con Roberto Colombo, dedicata ad un amico d'infanzia prematuramente scomparso. Musica è è un mini album del cantante Eros Ramazzotti uscito nella primavera del 1988. Oltre alla title-track, il mini album contiene canzoni come Ti sposerò perché e In segno d'amicizia.

Orme - Amico di ieri


Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano nato negli anni '60 come gruppo beat; convenzionalmente forma con la Premiata Forneria Marconi ed il Banco del Mutuo Soccorso la punta di diamante del progressive italiano, e uno di quelli che ha goduto di maggiore visibilità all'estero. Negli ultimi anni il gruppo ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere. Il loro ultimo album, L'infinito, è uscito nel 2004. Il primo nucleo del gruppo nacque a Marghera, periferia industriale di Venezia, su iniziativa del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra, fresco di vittoria di un concorso per giovani cantautori e insoddisfatto del gruppo dove suonava, i "Corals", la tipica cover band della fine degli anni '60. Fu così che fondò Le Orme, insieme al chitarrista Nino Smeraldi, al bassista Claudio Galieti e al batterista Mario Rebeschini. Il gruppo aveva inizialmente scelto di chiamarsi "Le Ombre", in omaggio agli inglesi Shadows, passione comune del gruppo, ma secondo la versione ufficiale, i quattro optarono invece per "Le Orme", onde evitare ironici doppi sensi, in quanto "ombra" in lingua veneta significa anche "bicchiere di vino". Inoltre all'epoca già esisteva in Veneto un gruppo emergente con quel nome.

martedì 1 luglio 2008

Dennis - Come Bambi


Rieccolo in pista, dopo appena un anno di silenzio, al suo terzo album. Dennis, il cantante triestino nato artisticamente dopo la prima edizione di “Amici” (allora era “Saranno Famosi”). “Buone sensazioni” comprende dieci brani inediti scritti, fra gli altri da Adelio Cogliati, uno dei più fidati collaboratori di Eros Ramazzotti ed Alfredo Rizzo, per tanti anni uno dei parolieri di fiducia di Paola Turci, per la quale scrisse fra le altre “Bambini” (vinse Sanremo nel 1989, categoria esordienti) e “Ringrazio Dio”, oltrechè dallo stesso Tennis, coatore del brano “Sole d’estate”. Nelle radio è in circolazione il singolo di lancio, “Come Bambi”.