domenica 31 agosto 2008

Anzio: Tributo a Lucio Battisti












Anzio ha reso omaggio a Lucio Battisti con il grande concerto di Villa Adele, del 29 agosto 2008. La Formula 3 ed i Dik Dik si sono esibiti in un emozionante concerto che ha ripercorso, a dieci anni dalla sua scomparsa, i grandi successi di Battisti. “Mi ritorni in mente”, quinto tributo al cantautore Lucio Battisti, è organizzato dall’Associazione Esedra che devolverà in beneficenza il ricavato della serata. “Con il ricavato della manifestazione – dice il Presidente dell’Associazione Esedra, Fabrizio Mastroddi –, oltre a sostenere l’Andos e la Banda Musicale della nostra Città, contiamo di portare avanti un importante progetto teso a promuovere corsi d’immersione subacquea per i ragazzi diversamente abili del nostro territorio”. La Formula 3 è il gruppo storico di Lucio Battisti. Negli anni ’70 ha rappresentato una fase importante per la musica italiana e per il rock “progressive”. Unica band ad aver accompagnato Lucio Battisti nei suoi rarissimi concerti, la Formula 3 debutta discograficamente nel ’69 con il 45 giri “Questo folle sentimento”, seguito poi dal primo album “Dies Irae”, prodotto dallo stesso Battisti. Nel ’71 la Formula 3 si presenta a Sanremo con “La folle corsa”, in seguito interpreta altre canzoni indimenticabili come “Sole giallo sole nero” e “Eppur mi son scordato di te”. Nel ’74 il gruppo si scioglie per ricomporsi nel ’90, anno che dà il titolo all’album “1990” che raccoglie, in versione rielaborata, i più importanti successi di Lucio Battisti, tra i quali spicca “Non è Francesca”. Nel ’92 il ritorno a Sanremo con il brano “Un frammento rosa” e nel ’94, sempre a Sanremo, con “La casa dell’imperatore”. La Formula 3 è in questo periodo impegnata in attività discografiche e concertistiche a rappresentare il “braccio rock” di Lucio Battisti. La band è ora formata da Tony Cicco (batteria e voce), Alberto Radius alla chitarra e Ciro Di Bitonto alle tastiere. I Dik Dik: Pietruccio (Pietro Montalbetti) e Lallo (Giancarlo Sbriziolo) frequentano la stessa scuola elementare, abitano nello stesso quartiere a Milano; in seguito conoscono Pepe (Erminio Salvaderi) ed è amicizia vera, sin dalla tenera età. Poi giunge la musica. Non sono figli d'arte, ma basta questa a cementarli anche artisticamente fino ad oggi: da allora li vedremo sempre inseparabili. Prima di diventare Dik Dik sono Dreamers, poi Squali. Fortificati e pieni di coraggio, pronti al grande salto, riescono ad ottenere un'audizione presso la Casa discografica Ricordi, dove, durante un provino incontrano l'allora sconosciuto Lucio Battisti, anch'egli lì per lo stesso motivo. Ottengono, con Lucio, una scrittura e collaborano entrambi con Mogol (Giulio Rapetti). Il singolo, 1-2-3, del loro debutto è presentato in anteprima da Gianni Boncompagni a Bandiera Gialla. È un buon inizio. Nasce così il gruppo - formato da Pietruccio Montalbetti, Sergio Panno (alla batteria), Mario Totaro (alle tastiere), Lallo (Giancarlo Sbriziolo - voce e chitarra) e Pepe Erminio Salvaderi (chitarra e seconda voce) - che unisce alla nuova amicizia l'arte che ognuno ha dentro di se. Il sodalizio, Battisti-Dik Dik-Mogol, dura per ben sette anni, durante i quali mette a segno molti successi discografici: Sognando la California, Il mondo è con noi, Guardo te e vedo mio figlio, Il vento, Vendo casa, Dolce di giorno, Se io fossi un falegname, Io mi fermo qui, Il primo giorno di primavera, Senza luce. Il giovane Lucio Battisti muove i primi passi nel mondo della musica imparando a suonare la chitarra da autodidatta. Si trasferisce con i genitori a Roma nel 1947, e dopo il diploma in elettrotecnica nel 1962 e un periodo di gavetta a Napoli con I Mattatori e in seguito con I Satiri, si trasferisce a Milano, dove si unisce a I Campioni, il gruppo che accompagna Tony Dallara, capitanato da Roby Matano. Battisti vivrà tutto il resto della sua vita a Milano, prima nel quartiere popolare del Giambellino, per trasferirsi negli ultimi anni della sua vita in una villa a Molteno, in Brianza. Lucio esordì come solista con il 45 giri che includeva Per una lira e Dolce di giorno, con modesti risultati di vendite, tanto che oggi il disco gode di grande considerazione nel circuito collezionistico. In un'epoca in cui il cantare d'amore e di sentimenti appariva destinato al declino a favore del diretto impegno politico di cantanti e cantautori, Battisti va in controtendenza, conquistando a queste temi un pubblico che saprà riscoprire, tra le righe dei testi delle sue canzoni, una quotidianità della vita di coppia trascurata dalla canzone d'amore tradizionale. In quell'anno, matura la decisione di non fare più esibizioni pubbliche, rifiutandosi di partecipare al Festival di Sanremo ed a Canzonissima, manifestazioni da lui ritenute non adatte ad un discorso artistico di qualità, tanto è vero che non vi porterà più sue canzoni neanche come. Quanto ai concerti, dopo un breve tour con la Formula Tre che pure ebbe notevole successo, deciderà di non farne più, manifestando l'intenzione di ritagliarsi uno spazio per la propria vita privata e per la propria ricerca artistica, che a suo dire sarebbe stato sacrificato altrimenti al correre "tra un aereo e l'altro". Non si lascerà più fotografare - se non dal fotografo della Numero Uno, Cesare Monti, e quasi esclusivamente per le copertine dei dischi - e svilupperà sempre più una sinergia artistica e umana con Mogol, che da allora fino al 1980 non scriverà più testi per altri interpreti. Il 1976 si conclude con due notizie choc: Battisti si sposa con la sua compagna e, coincidente con questo annuncio, è dichiarato il suo definitivo ritiro dalla scena pubblica italiana. L'ultima tournée è con i Formula Tre, al termine della quale il cantante annuncia in un'intervista: "Non parlerò mai più, perché un artista deve comunicare con il pubblico solo per mezzo del suo lavoro". Dopo una lunga malattia, forse motivo del suo progressivo allontanamento dalla vita pubblica, Lucio Battisti muore nell'ospedale San Paolo di Milano il 9 settembre 1998 all'età di 55 anni; ai funerali, celebratisi a Molteno, dove è sepolto, furono ammesse appena 20 persone, tra le quali Mogol, a riconferma della ricomposizione almeno umana del sodalizio. La sua tomba, molto semplice, rimane una costante meta di pellegrinaggi. La scomparsa di Lucio Battisti ha suscitato notevole cordoglio ed, al tempo stesso, ridestato un vero e proprio "culto" per l'artista e per la sua musica; culto che sembra non avere mai fine e che ricorda da vicino quanto già constatato per grandi artisti stranieri quali Elvis Presley, o i Beatles dopo il loro scioglimento. Di là della sua pur vasta produzione, sia in brani da lui direttamente incisi, sia in canzoni affidate ad altri artisti, Lucio Battisti è un artista che ha lasciato un'impronta significativa nella musica italiana contemporanea. Lo stile compositivo di Battisti, contraddistintosi per aver saputo sapientemente coniugare la tradizione italiana con le più avanzate sonorità d'oltreoceano (da quelle Rhythm & Blues da lui predilette, sino alla disco music), insieme al particolare uso della voce, una "voce afona" usata quasi come uno strumento da parte di un artista che ha sempre umilmente riconosciuto i propri limiti vocali, ha impresso una svolta al panorama della canzone italiana. La serata di Anzio ha ricreato i magici momenti degli anni e della musica di Lucio Battisti, prima, con una bellissima sorpresa quando la banda musicale “Città di Anzio” si è presentata al gran completo davanti al palco di Villa Adele ed ha eseguito “Acqua azzurra acqua chiara riscuotendo il gradimento del pubblico che ha riempito, fino all’inverosimile, il teatro. Lo spettacolo è iniziato con la presentazione, di Francesca Cavallo, speaker di radio Enea, dell’Associazione “Esedra” a cui va il plauso per l’organizzazione dell’evento. A seguire l’entrata in scena della Formula 3 che, per oltre un’ora, hanno deliziato i presenti con molti brani di Lucio, in versione rockeggiante. Subito dopo sul palco hanno preso posto sul palcoscenico i Dik Dik con due ore di musica dedicata al mitico Battisti. Questi “ragazzi” degli anni 60-70 hanno fatto sentire più giovani i loro fan accorsi da ogni parte della regione, la loro verve ha contagiato tutti. Tutti hanno ballato e cantato le canzoni più belle della musica italiana, quelle che portano la firma di Battisti e Mogol, appunto. La serata è terminata con i fuochi d’artificio ed i due gruppi musicali disponibili a firmare autografi ed a farsi fotografare con i fan. Perfetto il servizio d’ordine. Appuntamento all’edizione del 2009.





mercoledì 27 agosto 2008

Anzio sotto le stelle con i ragazzi di Amici 2008











L’età media dei presenti alla serata dei ragazzi di “Amici” ad Anzio è stata di dodici anni. Il teatro di Villa Adele è stato invaso da una miriade di ragazzine e ragazzine che ha preso d’assalto i ragazzi di “Amici di Maria De Filippi” che si sono esibiti sul palco del teatro all’aperto. I “magnifici sei” erano Pasqualino Maione, Giuseppe Salsetta, Simonetta Spiri, Cassandra De Rosa, Maria Luigia Larocca e Cristina Da Villanova. L’entusiasmo dei presenti ha accompagnato l’esibizione canora e le imitazioni di Paky Maione, mentre Giuseppe, Cassandra, Maria Luigia e Simonetta hanno presentato i loro cavalli di battaglia della trasmissione della De Filippi, anche esibendosi in duetti; a completare lo spettacolo la danza di Cristina. I protagonisti di “Anzio sotto le stelle” sono tutti ragazzi poco più che ventenni che hanno un’unica grand’aspirazione, quella di diventare stelle dello spettacolo. Pasqualino è nato in Germania, ma ora vive a Cicciano, in provincia di Napoli con i genitori ed il fratello, per mantenersi ha fatto pianobar, feste in piazza ed il servizio civile per aiutare i più bisognosi. Giuseppe è nato a Gela (Caltanissetta) dove vive con la sua famiglia. Per mantenersi ha svolto vari lavori tra cui quello d’idraulico. Simonetta è nata a Sassari, dove vive con la sua famiglia. Tra i vari lavori svolti ha fatto la cantante animatrice a bordo delle navi da crociera. Cristina proviene da Lecce dove vive con il padre e la madre. Cassandra proviene da Firenze dove vive con la madre. Maria Luigia proviene da Sassuolo, dove vive con la sua famiglia, non sopporta la falsità, l'arroganza e la maleducazione. Lo show è stato molto gradito ai giovanissimi presenti che dopo lo spettacolo sono riusciti ad avere autografi e farsi fotografare con i ragazzi di “Amici”. Molto bello il gesto di Giuseppe e Cassandra che, sono scesi giù dal palco per salutare il gruppo di disabili presente a Villa Adele, segno di grand’umanità e professionalità. Ricordiamo che l’organizzazione è di Fabio Marini. L’evento era inserito in “AnzioEstateBlu 2008”.


martedì 5 agosto 2008

Anzio: Alex Britti in concerto






Finalmente un grande nome per un grande concerto ad Anzio; Alex Britti s’è esibito, con il tour 2008, al teatro di Villa Adele, la sera del 4 agosto 2008, regalando al numeroso pubblico presente due ore di musica di alto livello. Britti è sicuramente uno dei più grandi chitarristi del panorama musicale europeo e l’ha dimostrato ad Anzio, non abbandonando mai il suo strumento preferito che diventa parte integrante dell’artista. "...suonavo il blues, il jazz qualche volta m'assaliva di nascosto, però per i cantautori c'era sempre posto... ed anche se il mio suono può sembrarvi strano - Io faccio pop italiano". Questa rappresenta la dichiarazione d'intenti che Alex Britti ha posto tra le note ed i colori di "It. Pop", il brano che dà il titolo al suo primo album, pubblicato ad ottobre 1998. Questo vero e proprio "manifesto del Britti Pensiero" riassume le principali caratteristiche della proposta musicale di Alex. Sul palco di Villa Adele Alex ha presentato tutti i brani della sua carriera che dura, ormai da dieci anni, tra cui "Solo una volta (o tutta la vita)", "Oggi sono io", una splendida ballata che interpreta con grande scioltezza e coinvolgimento emotivo, "Mi piaci", trascinante filastrocca che impazza per tutta l'estate 1999, "Se non ci sei", "La Vasca", "7000 Caffé", l’omaggio all’amico Bennato con il brano “L’isola che non c’è”. Il suono di Britti è unico ed originale ed immediatamente riconoscibile, accompagnato dalla sua band, dalla sua chitarra e dalla sua ormai inseparabile pedaliera. Ad Anzio ha ottenuto l’ennesimo grande riscontro di gradimento pubblico e di critica. Dobbiamo ringraziare la Fabio Marini Organizzazione per aver portato nella cittadina tirrenica un artista di così grande valore, che spesso troviamo ad Anzio anche per un momento di relax.

sabato 5 luglio 2008

Vittorio Alescio: 11 Settembre


Chi ha avuto il privilegio di incontrare Vittorio Alescio non può non essere stato attratto da quella sua espressione bambina, un sognatore affabile e di semplice cordialità. A volte capita di incontrarlo in qualche festa o in ristoranti dei Castelli Romani dove frequentemente è invitato per rendere le serate più poetiche. LA VOCE DEI CASTELLI ROMANI, una voce potente e composta, un'abilità interpretativa eccellente, ogni canzone viene da Vittorio cesellata fino a renderla dolce, potente, grintosa, ogni interpretazione è diversa dalle altre, qualsiasi sua singola esibizione è una grand’emozione. VITTORIO ALESCIO ha un repertorio di oltre mille canzoni folkloristiche romane, napoletane che esibisce accompagnato dalla sua chitarra. E' un artista d’elevata esperienza, apprezzato da molti suoi colleghi, come testimoniano le dediche e i complimenti di ENNIO MORICONE, CARLO RUSTICHELLI, il regista TORNATORE e tanti altri. Complimenti e dediche che Vittorio conserva gelosamente sulla facciata dell'oggetto più prezioso, la sua chitarra. Egli ha all'attivo molte incisioni con case romane e milanesi, lo si è potuto apprezzare anche nelle apparizioni televisive, tra cui si ricordano LA CONTESSA LARA con ANNAMARIA GUARNIERI, IL COMMISSARIO a fianco del grande ALBERTO SORDI. E' stato protagonista delle trasmissioni SI FA PER DIRE di Gregoretti, PRONTO E' LA RAI con Magalli, CI SIAMO con Gigi Sabani, ITALIA IN DIRETTA con Michele Cucuzza, in collegamento con il ristorante Squarciarelli di Grottaferrata, UNO MATTINA, LIBERO con Paola Cortellesi, LE IENE con Alessia Marcuzzi e di molte altre TV locali. Vittorio ha anche esportato il folklore italiano negli STATI UNITI e in CANADA. A dicembre 2002 ha partecipato, insieme al fisarmonicista Antonio Izzi, ad una manifestazione organizzata dalla Regione Lazio ad EDIMBURGO. La sua ultima opera, la canzone che dà il titolo a quest'ultimo album, 11 SETTEMBRE, è una preghiera che esprime dolore e rabbia ma é anche un grido di incoraggiamento al perdono e alla fede. Vittorio è uno dei gioielli di Rocca Priora, la sua nuova residenza, il suo nido; un'artista dei Castelli Romani che molti c’invidiano. Info: gdomusica@thecentre.it

Vittorio Alescio - 11 settembre

giovedì 3 luglio 2008

PFM - Impressioni di settembre


La Premiata Forneria Marconi è stata la band più celebre del progressive italiano e l'unica a ottenere un discreto successo in ambito internazionale, soprattutto negli Stati Uniti. Nell'eterogenea evoluzione del suo percorso musicale, la Pfm ha saputo combinare ritornelli quasi "pop", improvvisazioni di stampo jazzistico e composizioni di attitudine classicheggiante. In più, ha aggiunto quel pizzico di melodismo, dal sapore tipicamente mediterraneo, che ha contribuito a rendere la sua formula originale rispetto ai modelli prog d'oltre Manica. Il primo embrione della futura Pfm si forma negli anni Sessanta, in pieno periodo beat, ne I Quelli, formazione in cui si alternano Antonio "Teo" Teocoli e Pino Favarolo, entrambi cantanti e chitarristi, il batterista Franz Di Cioccio e il bassista Giorgio "Fico" Piazza. In seguito, si aggiungono il tastierista Flavio Premoli e altri due chitarristi: Alberto Radius e Franco Mussida, detto "Yoghi". Grazie alle loro continue esibizioni dal vivo, caratterizzate da una particolare cura delle sezioni musicali, I Quelli si distinguono immediatamente nel panorama beat italiano, con la pubblicazione di numerosi 45 giri per la Ricordi, costituiti per la maggior parte da versioni italiane di canzoni già composte ed eseguite da artisti stranieri: "La bambolina che fa no no no" e "La ragazza ta-ta-ta", entrambe di Michael Polnareff; "Per vivere insieme", versione italiana di "Happy Together" dei Turtles; "Tornare bambino", ossia "Hole In My Shoe" dei Traffic; tra gli altri singoli vanno ricordati "Pensieri" (Nice), "Hip Hip Hip Hurrah" (1910 Fruitgum Co.), "Questa città senza te" (Tremeloes) e "Lacrime e pioggia" (Aphrodite's Child). Da segnalare in questo periodo anche le importanti collaborazioni in studio con Mina, Celentano, De André e Battisti. La storia della band, però, è subito segnata da cambiamenti determinanti: dopo la dipartita di Teocoli, destinato a una brillante carriera come cabarettista/comico, e di Alberto Radius, che approda nella Formula Tre, nell'estate del 1969 il gruppo ingaggia un musicista di grande spessore, con il quale nasce un'immediata intesa: Mauro Pagani. Abbandonata la sua band (i Dalton), Pagani, che suonava strumenti classici come il violino, il flauto e l'ottavino, imprime subito un'impronta fondamentale alla formula del gruppo, contribuendo insieme a Mussida a un drastico cambio di genere. Dal beat, infatti, l'interesse si sposta verso il progressive di matrice britannica, capitanato da band come King Crimson, Yes e Jethro Tull. L'improvvisazione e le lunghe suite prendono così il posto delle brevi canzoni degli esordi. I Quelli, nel frattempo, divengono i Krel e inaugurano una stagione di duro lavoro, con sessioni di registrazione di otto ore consecutive. Di Cioccio entra anche per pochi mesi nella formazione degli Equipe 84, con i quali partecipa anche al Festival di Sanremo. Solo alla fine del 1970, Franco Mussida, Flavio Premoli, Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza danno ufficialmente vita alla Premiata Forneria Marconi (Pfm), dal nome da una pasticceria di Brescia situata vicino agli studi nei quali i nostri si recavano a fare le prove. Dopo diversi contrasti, i quattro decidono di lasciare la Ricordi, ottenendo presto un contratto con la Numero Uno di Lucio Battisti e Mogol e con il manager Franco Mamone, grazie all'ottima reputazione acquisita per la loro abilità tecnica. Nel 1971, la Pfm segue, nei tour italiani, diverse band autorevoli del periodo come Yes, Procol Harum, Black Widow e Deep Purple. Ispirata dai King Crimson, la Pfm registra quello che diventerà il suo grande cavallo di battaglia: "Impressioni di settembre", una suggestiva ballad con un testo scritto da Mogol e svariati spunti progressive, marcati dall'impiego del moog, strumento introdotto per la prima volta in Italia poco tempo prima. Gli accordi semplici, suonati dalla chitarra acustica, delineano un'atmosfera delicata e coinvolgente, soprattutto nelle strofe; il ritornello, invece, è più acceso, con l'apporto del memorabile arrangiamento del sintetizzatore. La poesia che traspare dalle parole di Mogol non fa che accentuare l'epica melodia del brano, che resta a tutt'oggi un evergreen del rock italiano. "Impressioni di settembre" trascina al successo Storia di un minuto, primo album della Pfm, pubblicato nei primi mesi del 1972. Le sette tracce, scritte tutte dal duo Mussida-Pagani, sono costruite su strutture tipicamente progressive in cui prevale l'aspetto della composizione classica, specie nella seconda parte della scaletta. Un progressive barocco, a volte medievale, e che ricorda vagamente i Genesis di "Nursery Crime", ma, rispetto ai modelli britannici, innesta una vena melodica e influenze musicali di stampo mediterraneo. Unico punto debole, il canto, che patisce l'assenza di una vera e propria "voce", ma viene adeguatamente sostenuto da arrangiamenti ricchi, anche se mai troppo ridondanti. "Impressioni di settembre" è preceduta da un breve pezzo strumentale ("Introduzione"), caratterizzato da sottili cori vocali su una base di chitarra acustica, prima, e da un riff di chitarra elettrica all'incalzare della batteria, poi. Tra le tracce svetta anche "E' festa", una sorta di "tarantella progressive", anch'essa segnata da un virtuoso riff di moog, ma sopra una struttura hard-rock; le variazioni di tempo sono numerose, con uno spontaneo passaggio dal rock più duro a forme più classiche, forgiate dalle chitarre acustiche e dal delicato flauto di Pagani. E' proprio questo strumento, insieme a violino, ottavino e clavicembalo, a donare una forte ventata di classicismo al progressive degli esordi della Pfm. La seconda trance del disco presenta una ancor più marcata attitudine classicheggiante, in un continuo susseguirsi di formule sonore differenti. La sinfonica "Dove…Quando…" è suddivisa in due parti: la prima è una fiaba cantata di straordinaria dolcezza, introdotta dal mellotron di Premoli e assecondata da chitarre acustiche, flauto, clavicembalo e mandoloncello; la seconda riprende il medesimo tempo, dapprima con l'organo di Premoli e il violino di Pagani, successivamente scatenandosi in una elegantissima e classica esecuzione di pianoforte. Un esperimento ripetuto anche nell'altro singolo di successo, il genesisiano "La carrozza di Hans" che, partendo da una ballata in cinque quarti, si scatena poi in un magistrale assolo di chitarra (reminiscente dei King Crimson di "21st Century Schiziod Man") e in una brillante improvvisazione jazz-prog, con il violino di Pagani a disegnare le classiche "variazioni sul tema". Il pezzo, scritto da Mussida durante un viaggio in camioncino tra Torino e Milano, vince il Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, e viene inciso come lato B del singolo "Impressioni di settembre". Chiude il disco "Grazie Davvero", uno degli episodi più sperimentali del lotto, in cui una dolce chitarra acustica detta la linea melodica principale, accompagnata da un variopinto mellotron, che simula un'orchestra di ottoni. Storia di un minuto è uno dei massimi capolavori del rock italiano ed è l'album che lancia in orbita la Pfm, portabandiera di una scena progressive tricolore che annovera gruppi quali il Banco del Mutuo Soccorso, le Orme, gli Osanna, gli Area, i New Trolls.

Eros Ramazzotti - Musica é


Eros Luciano Walter Molina Ramazzotti (Roma, 28 ottobre 1963) è un cantante italiano. È considerato uno dei cantanti di maggior successo nella musica italiana e nel pop latino a livello mondiale, tra la prima metà degli anni ottanta e l'inizio del terzo millennio. Figlio del muratore e imbianchino Rodolfo Ramazzotti, cantante amatoriale che tentò senza successo di partecipare all'edizione del Cantagiro non venendo ammesso - e della madre Raffaella, nel 1971 Eros (nome completo Eros Walter Luciano) inizia ad avere una predisposizione particolare per la musica, mostrando attenzione dapprima verso il pianoforte e la chitarra. Dopo la licenza media fa domanda per essere ammesso al Conservatorio di Roma, ma viene respinto. Iscritto a ragioneria, dopo tre anni abbandona gli studi. Dopo un tentativo fallito della famiglia di emigrare in Australia, trascorre un intero anno a studiare l'inglese. Passa il suo tempo a giocare a pallone nel prato davanti casa, situata nel quartiere di Cinecittà, vagabondando con un merlo indiano sulla spalla ed il suo inseparabile cane Billy. Viene assunto come comparsa nelle pellicole che si girano in quegli studi ed una volta ha anche l'occasione di lavorare con Federico Fellini. Per perfezionare il suo talento musicale, Ramazzotti conta su due suoi amici dirimpettai di casa, Giuliano chitarrista jazz, e Luca, per gli amici "Er Succhia", notevole musicista di piano bar, che si avvale di apparizioni in RAI e nelle radio private, riconoscibile per la sua vistosa benda sull'occhio destro. Il primo approccio serio al mondo musicale è del 1979, nei Castelli Romani, quando partecipa ad una manifestazione canora dove interpreta Pezzi di vetro di Francesco De Gregori. Nel 1981 partecipa al Concorso Voci Nuove del Festival di Castrocaro dove presenta la canzone Rock 80 scritta qualche anno prima. La vittoria arrise a Zucchero e a Fiordaliso ma il giovane, prima della manifestazione, fu fatto esibire da Gianni Ravera, assieme a tutti gli altri giovani talenti, dinanzi ai vari rappresentanti delle case discografiche. Ricevette solo due preferenze, da Roberto Galanti e il barone Lando Lanni, fondatori e soci della neonata casa discografica milanese DDD - Drogueria di Drugolo. Caso volle che i due, per non condizionare la scelta, votarono separatamente ed entrambi rimasero affascinati da quel timbro nasale che nel tempo tutto il mondo ha imparato a riconoscere; fu lo stesso Ravera a mediare in seguito l'offerta del contratto nei suoi uffici di Roma. Nel 1982 partecipa a Un disco per l'estate di Saint-Vincent con la canzone Ad un amico composta con Roberto Colombo, dedicata ad un amico d'infanzia prematuramente scomparso. Musica è è un mini album del cantante Eros Ramazzotti uscito nella primavera del 1988. Oltre alla title-track, il mini album contiene canzoni come Ti sposerò perché e In segno d'amicizia.

Orme - Amico di ieri


Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano nato negli anni '60 come gruppo beat; convenzionalmente forma con la Premiata Forneria Marconi ed il Banco del Mutuo Soccorso la punta di diamante del progressive italiano, e uno di quelli che ha goduto di maggiore visibilità all'estero. Negli ultimi anni il gruppo ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere. Il loro ultimo album, L'infinito, è uscito nel 2004. Il primo nucleo del gruppo nacque a Marghera, periferia industriale di Venezia, su iniziativa del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra, fresco di vittoria di un concorso per giovani cantautori e insoddisfatto del gruppo dove suonava, i "Corals", la tipica cover band della fine degli anni '60. Fu così che fondò Le Orme, insieme al chitarrista Nino Smeraldi, al bassista Claudio Galieti e al batterista Mario Rebeschini. Il gruppo aveva inizialmente scelto di chiamarsi "Le Ombre", in omaggio agli inglesi Shadows, passione comune del gruppo, ma secondo la versione ufficiale, i quattro optarono invece per "Le Orme", onde evitare ironici doppi sensi, in quanto "ombra" in lingua veneta significa anche "bicchiere di vino". Inoltre all'epoca già esisteva in Veneto un gruppo emergente con quel nome.

martedì 1 luglio 2008

Dennis - Come Bambi


Rieccolo in pista, dopo appena un anno di silenzio, al suo terzo album. Dennis, il cantante triestino nato artisticamente dopo la prima edizione di “Amici” (allora era “Saranno Famosi”). “Buone sensazioni” comprende dieci brani inediti scritti, fra gli altri da Adelio Cogliati, uno dei più fidati collaboratori di Eros Ramazzotti ed Alfredo Rizzo, per tanti anni uno dei parolieri di fiducia di Paola Turci, per la quale scrisse fra le altre “Bambini” (vinse Sanremo nel 1989, categoria esordienti) e “Ringrazio Dio”, oltrechè dallo stesso Tennis, coatore del brano “Sole d’estate”. Nelle radio è in circolazione il singolo di lancio, “Come Bambi”.

lunedì 30 giugno 2008

Domenico Modugno - Che me importa a me del 1964


Nel 1964 Modugno decide di cambiare casa discografica per passare alla Curci, e la prima incisione con la nuova etichetta è la canzone Tu si' 'na cosa grande, che vince il Festival di Napoli di quell'anno. La Fonit Cetra decide di sfruttare il successo della canzone e pubblica un 45 giri con una registrazione dello stesso brano che Modugno aveva effettuato qualche mese prima; inoltre ristampa molti vecchi 45 giri del cantautore con nuovo numero di catalogo e, infine, dà alle stampe anche un 33 giri intitolato Modugno con alcune vecchie canzoni e tre inediti su LP, Tu si' 'na cosa grande, Che me ne importa...a me, che aveva partecipato al Festival di Sanremo 1964, e La mamma, cover di un brano di Charles Aznavour (scritto insieme a Robert Gall, paroliere padre della cantante Françoise Gall).

Paolo Belli


Paolo Belli a sei anni prende già lezioni di pianoforte e a tredici, dopo essersi iscritto al conservatorio di Reggio Emilia, comincia a comporre le prime canzoni ispirato dal Rhythm & Blues. Di notte suona nei locali e di giorno, per guadagnare, fa mille mestieri. Alla fine dell’84 incontra alcuni ragazzi della zona e fonda un gruppo; l’amore per il neorealismo e per il cinema di Totò, Sordi e De Sica lo porta a chiamarlo LADRI DI BICICLETTE. Con loro Paolo rafforza le sue performance dal vivo e la creatività nello scrivere canzoni. Nel 1988 arriva finalmente il primo contratto discografico e nel Febbraio 1989, con il brano Ladri Di Biciclette, partecipano al Festival di SANREMO. Nonostante l’incredibile eliminazione ottengono un grande successo di critica e trionfano nelle classifiche di vendita. Nell’estate 1989 aprono tutti i concerti nel tour di Vasco Rossi presentando anche il nuovo singolo, Dr. Jazz & Mr. Funk. Vincono il FESTIVALBAR ed in autunno vengono premiati con il Telegatto come gruppo rivelazione dell’anno. In Settembre esce il primo album, LADRI DI BICICLETTE, che vende oltre 150.000 copie. Nel 1990 Paolo viene invitato a partecipare al primo concerto organizzato dai sindacati per la festa dei lavoratori il 1° maggio in Piazza S. Giovanni a Roma, davanti a 500.000 persone, partecipazione che si ripeterà poi negli anni seguenti. Nello stesso anno con Sotto Questo Sole, colonna sonora dell’estate, vince ancora FESTIVALBAR e rimane in vetta alle classifiche per più di sette mesi. Nel 1991 seconda partecipazione al Festival di SANREMO con Sbatti Ben Su Del Bebop ed esce FIGLI DI UN DO MINORE, secondo album dei LADRI. Alla fine dell’anno Paolo decide di proseguire da solo la sua carriera artistica e lascia la band. Nel 1993 esce il primo lavoro da solista, PAOLO BELLI & RHYTHM MACHINE. Il desiderio di fare nel campo musicale sempre nuove esperienze porta Paolo a collaborare con molti artisti, tra i quali Sam Moore, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspoon, Piero Chiambretti, Enzo Jannacci, Fabio Fazio, Litfiba, Red Ronnie, Paolo Rossi, Gialappa’s Band. Scrive canzoni con Vasco Rossi, Avion Travel e P.F.M. e viene scelto da Mogol e Mario Lavezzi per interpretare uno dei brani inclusi nell’album Voci 2. Nel 1994 esce SOLO, prodotto da Alberto Pirelli. Il videoclip del brano che lancia l’album, M’hanno lasciato qui, viene premiato da VIDEOMUSIC come migliore dell’anno. L’intensa attività discografica è affiancata da una tournèe senza fine che porta Paolo ad esibirsi in più di 90 concerti ogni anno, permettendo al pubblico di conoscere la sua grande carica e di incoronarlo “Re Del Funky”. Il 27 Settembre 1996 Paolo partecipa con grande successo al CLIO RDS LIVE 2 che si svolge a Palermo davanti a 400.000 persone Il 28 Maggio ’97 esce il nuovo singolo Uomini o Caporali, ancora una volta ispirato dal grande amore per il neo realismo e per il cinema di TOTO’. Il singolo, gettonatissimo dai network italiani, anticipa la pubblicazione di NEGRO, il nuovo album presentato in Giugno con un live tour che impegnerà Paolo e la sua Band per tutta l’estate. Per PAOLO, il 3 Maggio ’98 diventa il coronamento di un sogno. DAN AYKROYD, l’ultimo Blues Brothers, si trova in Italia per promozionare il suo nuovo film “Blues Brothers 2000” e nel pomeriggio si reca al Big Mama di Roma per suonare con PAOLO. L’evento viene ripreso e trasmesso in diretta da RAITRE nella trasmissione “Quelli che il calcio”. Sempre nell’estate ’98, viene invitato con tutta la band a suonare come ospite all’undicesima edizione del “Porretta Soul Festival” a Porretta Terme, in rappresentanza della musica funk-blues made in Italy. Ma la musica non è il suo unico grande impegno; spesso, anche se in forma anonima e non pubblicizzata, Paolo dedica il suo tempo a persone meno fortunate, attraverso l’associazione ROCK NO WAR, e LA NAZIONALE ITALIANA CANTANTI. Ad Aprile ’99 esce il nuovo album, intitolato “A ME MI PIACE…LO SWING”; realizzato con una Big Band di ben 17 elementi, segna l’inizio di una nuova fase della carriera di Paolo ricca di soddisfazioni. Nel Gennaio 2000, riscuotendo un successo che va ben oltre le aspettative, fa parte con tutta la sua Big Band del cast artistico fisso di TORNO SABATO, il programma televisivo condotto da GIORGIO PANARIELLO, mattatore del sabato sera di RAI UNO; oltre che con lo stesso PANARIELLO, Paolo duetta con nomi del calibro di WILSON PICKETT, GIORGIA, AL JARREAU, KID CREOLE… Rivelatosi ormai anche un personaggio televisivo, nel Giugno 2000 Paolo, accompagnato dalla sua Big Band, partecipa come ospite fisso a SANREMO ESTATE 2000, programma condotto da CARLO CONTI e trasmesso in prima serata su RAI UNO. Il 15 Giugno 2000, il nuovo singolo "Hey, signorina mambo" anticipa l'uscita di “BELLI DENTRO”, il nuovo album che contiene anche "Stai con me", cantata in coppia con GIORGIO PANARIELLO. La collaborazione con PANARIELLO è ormai un successo consolidato, che prosegue nell’inverno 2000 con la realizzazione della colonna sonora del film “AL MOMENTO GIUSTO” e nel 2001 con la trionfale tournée teatrale “PANARIELLO…CHI?”. Paolo chiude il 2001 ed apre il 2002 con il grande successo di “TORNO SABATO: LA LOTTERIA”, lo spettacolo di RAI UNO abbinato alla Lotteria Italia condotto ancora una volta da GIORGIO PANARIELLO; contemporaneamente esce il nuovo album “BELLI…E PUPE”. Il 2002 vede la ripresa in teatro di “PANARIELLO…CHI?” ed un lungo tour estivo, inaugurato da una nuova entusiasmante partecipazione al tradizionale CONCERTO DEL 1° MAGGIO in Piazza S. Giovanni a Roma; a Paolo, accompagnato dalla sua Big Band, viene infatti affidato il compito di aprire i due collegamenti, alle 16:00 ed alle 20:00, in diretta tv RAI. In quest’anno si consolida anche il personaggio televisivo PAOLO BELLI, in grado di coinvolgere il pubblico con la propria verve e l’innata simpatia, come dimostrato anche dal successo ottenuto negli show targati RAI “BACIAMI VERSILIA” e “LA SERA DEI MIRACOLI” e soprattutto nell’edizione 2002 di TELETHON, la maratona benefica in onda sulle reti RAI nella quale PAOLO è al fianco di MILLY CARLUCCI sia nella conduzione che nelle musiche, curate ed eseguite dalla Big Band. Il successo del “BELLI SOUND” intanto diventa anche d’esportazione, come dimostrano i concerti in Svizzera, Austria, Inghilterra, Canada, Francia e Spagna tra il 2002 e il 2003. Il tour estivo 2003 è all'insegna della nuova BIG BAND di 14 elementi, con i nuovi arrangiamenti del M° FEDERICO MALAMAN. Altro tocco di novità è dato dalla presenza del DJ TuppiB, che ingaggia irresistibili gag con PAOLO e gli altri componenti della Band. Il tutto a garanzia di uno spettacolo sempre più elettrizzante. Il tour tocca le piazze principali d'Italia con una media di 5.000 spettatori e si fregia della partecipazione a meeting e convention di aziende prestigiose, in Italia ed all'estero. Nel 2003 esce anche I PIU' BELLI DI PAOLO, la nuova raccolta di greatest hits. La prima traccia dell'album, unico inedito, si intitola AMORE MADE IN ITALY e viene presentato con successo in numerose trasmissioni televisive e nel corso del tour. E sul finire del 2003 esce anche un nuovo album di inediti, SORRIDI E VA AVANTI, nel quale PAOLO propone, tra l’altro, le sigle di “TORNO SABATO… E TRE”. Ancora una volta a fianco di GIORGIO PANARIELLO, PAOLO BELLI e la sua BIG BAND si sono confermati garanzia di qualità artistica e trascinante carica comunicativa. Il 2004 inizia nel segno del riscontro internazionale con una intensa tournée in Sudamerica; nel corso di una settimana, PAOLO e la Big Band si esibiscono nelle tre capitali di Argentina, Uruguay e Cile, riscuotendo uno straordinario consenso. Seguono esibizioni esclusive a Nova Gorica, Praga e a Tenerife. PAOLO ha poi sorpreso il mondo musicale con una vera e propria impresa: il 22 e 23 maggio 2004, assieme alla Big Band, ha battuto un record: 36 ore di spettacolo, la più lunga sessione musicale live mai trasmessa in diretta tv. L’iniziativa, volta a raccogliere fondi per la ricerca cardiovascolare promossa dall’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, è stata trasmessa in diretta video integrale su Radio Italia TV. Il tour 2004 prosegue con un crescente successo, che culmina con il concerto di Capodanno a Corato (Bari), evento nel quale vengono devoluti fondi per le vittime del terremoto in Asia. Nel dicembre 2004 esce il nuovo cd BELLI…IN SMOKING, contenente fra l’altro la canzone UN GIORNO MIGLIORE, che, quale sigla dello spot tv di Lottomatica, è già diventata un piccolo cult. Il 2005 si apre con un nuovo record di ascolti televisivi. Il sabato sera di RAI UNO è un vero e proprio invito alla danza. PAOLO e la Big Band stendono il loro inconfondibile e irresistibile tappeto ritmico sul quale si esibiscono le coppie danzanti del nuovo show condotto da MILLY CARLUCCI: “BALLANDO CON LE STELLE”. Non è l’unico appuntamento televisivo della stagione. A Maggio infatti “E’ un gran bel giro” è la nuova sigla scritta e interpretata appositamente da PAOLO per l’88° Giro Ciclistico d’Italia Professionisti ed il cui ritornello diventa il tormentone sulla bocca di tutti nel giro di pochi giorni. Ciclisti e non, fanno a gara per cantarla davanti alle telecamere nella divertente sit-com che accompagna tutti i giorni su RAITRE il Giro d’Italia e nella quale PAOLO, protagonista indiscusso, dimostra una volta in più le sue accattivanti qualità televisive. Durante l’estate invece è la volta di “Guarda che luna”: la celebre canzone di Fred Buscaglione, nella speciale versione realizzata da PAOLO con la Big Band, è la sigla dell’omonima trasmissione estiva di RAI UNO. Parallelamente si muove il TOUR 2005. Sempre accompagnato dalla Big Band di 13 elementi, PAOLO ha toccato ancora una volta il cuore dei fans di tutta Italia e gli ospiti di esclusive convention e serate private in Italia e all’estero, con un vero trionfo in Egitto, nella cornice inimitabile delle Piramidi di Giza. Il grande consenso ottenuto con la prima edizione, porta inevitabilmente il bis per “BALLANDO CON LE STELLE”. Ancora a fianco di MILLY CARLUCCI e delle coppie di vip e ballerini, PAOLO e la Big Band animano lo spettacolo del sabato sera targato RAI UNO per 15 puntate, tra Settembre 2005 e Gennaio 2006, questa volta abbinato alla Lotteria Italia. Ed è ancora una volta un successo semplicemente straordinario! Il 2006 è un anno intenso, dedicato ai concerti non meno che all’attività discografica. In febbraio Paolo & Big Band hanno l’onore di esibirsi in piazza San Marco a Venezia e la tournée estiva tocca decine e decine di piazze in tutta Italia, contando oltre 200.000 presenze. Poi è la volta dell’album PIÙ BELLI DI COSÌ!”, che raccoglie i suoi più grandi successi riarrangiati e suonati con la Big Band con l’aggiunta di due brani inediti:Dillo con un Bacio - scelto dalla Perugina come colonna sonora della campagna spot 2006/2007 dei Baci più famosi d’Italia - e Bella donna, con il testo firmato da Enrico Ruggeri. L’album, uscito in edicola ad ottobre, in poco più di un mese ha superato le 25.000 copie vendute! A settembre, nella terza edizione di “BALLANDO CON LE STELLE”, Paolo riprende le vesti di animatore e co-conduttore del sabato sera di Rai Uno insieme a Milly Carlucci e alla Big Band che cura ed esegue tutte le musiche. Dal 15 al 17 dicembre, al fianco di Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, Paolo torna a condurre anche “TELETHON 2006”, che registra nuovi record negli ascolti e nella raccolta di fondi a favore della ricerca scientifica. Nel 2006 c’è tempo anche per preparare la grande novità del 2007. “DILLO CON UN BACIO” diventa un tour teatrale, la prima sit-com musicale italiana, una miscela di musica, teatro, canzoni, sketch e momenti di puro divertimento, scritta da Paolo e Alberto Di Risio per la regia di Giampiero Solari. L’ennesima conferma delle grandi qualità artistiche di Paolo Belli, attore, presentatore, showman ed ovviamente cantante. Il 2007 si apre con il debutto teatrale di Paolo e della Big Band in “DILLO CON UN BACIO”: la sit-com registra il tutto esaurito in numerose città italiane (Spoleto, Carpi, Velletri, Prato, Guidizzolo (Mantova), Montecatini Terme, Lecce, Firenze, Mestre...), riscuotendo un successo unanime presso il pubblico e la critica. Dopo il tour estivo nelle piazze italiane e la quarta edizione di “BALLANDO CON LE STELLE” che lo ha visto protagonista dell’animazione e, al fianco di Milly Carlucci, nella conduzione. Anche per questa edizione le musiche sono state affidate alla BIG BAND. Nel frattempo, Paolo e la Big Band si preparano per riprendere le repliche del tour teatrale “DILLO CON UN BACIO” che, dopo il successo della passata stagione invernale, a grande richiesta torna nei teatri italiani dal 30 novembre 2007 fino al 30 aprile 2008, con qualche pausa dedicata ad importanti appuntamenti televisivi come “TELETHON 2007”, andato in onda sulle reti Rai il 14 e il 15 dicembre. Il 3 febbraio 2008 “DILLO CON UN BACIO” festeggia una stagione di sold out. Ospite al programma “Un Sabato Italiano” di Giovanni D’Onofrio. Paolo si prepara ad affrontare un nuovo anno di successi. Info: gdomusica@thecentre.it



sabato 28 giugno 2008

Peppino di Capri - Champagne


"A scrivere il brano furono Depsa, Iodice e Di Francia: allora erano molto giovani, ma già con un notevole intuito. Credevo molto in loro, li facevo lavorare nel mio ufficio: all'epoca non era facile trovare autori, perché con il successo dei cantautori tutti volevano cantare i propri brani. A fare l'arrangiamento della canzone fui io: è difficile che mi affidi ad altri, preferisco cucirmi il vestito da solo..." spiega Peppino Di Capri. "Nella versione originale il pezzo era suonato dai Rockers, il gruppo di musicisti che mi ha sempre accompagnato, fin dall'inizio della mia carriera - anche se naturalmente con dei cambiamenti di organico. Tant'è vero che quelli di 'Champagne' li chiamavo i "New Rockers". "Quando sentirono il brano, alla casa discografica ne furono entusiasti, ma mi dissero: "Questo potremmo farlo fare a Charles Aznavour, ne farebbe un grande successo". Io sarei stato semplicemente l'editore. Sulle prime accettai, però quando qualche mese dopo partecipai a Canzonissima mi ritrovai in finale, cosa che mi prese un po' di sorpresa. A quel punto bisognava scegliere una canzone forte, giocarsi il tutto per tutto. Perciò, decisi di tentare: 'Ma quale Aznavour, questa la faccio io!'... 'Champagne' giunse quinta: vinse Gigliola Cinquetti, con 'Alle porte del sole'. Tutti mi dissero: 'Oh, che peccato... Pensavamo che potesse andare meglio'. Ma io sentivo che il meglio doveva ancora venire... Forse è anche giusto che succeda così per brani che hanno uno stile classico, non legato ad un ballo o a una moda che può divertire per una sola estate e poi venire a noia. Anche all'estero è uno dei pezzi, insieme a 'Roberta', che mi chiedono di più". La canzone è firmata da Salvatore De Pasquale (in arte "Depsa"), Sergio Iodice e Mimmo Di Francia. "Sono tre autori che lavoravano con me, nel mio ufficio", dice Peppino Di Capri, che nella sua carriera ha vinto il suo secondo Sanremo proprio grazie a Depsa e Iodice. Sono loro infatti a firmare "Non lo faccio più", che si aggiudica il festival del 1976. Sempre insieme a Di Francia, invece, Depsa e Iodice nel 1977 permettono a Fred Bongusto di ottenere un discreto successo con "Balliamo", un classico dei pianobar come "Champagne". A partire dagli anni '80, Peppino Di Capri privilegia il rapporto con De Pasquale (attualmente autore di trasmissioni televisive alla Rai), col quale scrive altri brani presentati a Sanremo: "Tu cioè" (1979), "Il sognatore" (1987), "Evviva Maria" (1990). Peppino di Capri (alias Giuseppe Faiella) è nato a Capri nel 1939. Giovanissimo, canta per le truppe USA di stanza sull'isola, e familiarizza con le sonorità anglo-americane dell'epoca. All'inizio della sua carriera inanella una serie di successi impressionante: tra questi, "Malatia" (il debutto, del 1958), "Voce 'e notte", "Roberta", "Speedy Gonzales", "Let's twist again", "St. Tropez twist", "Don't play that song". Negli anni '70 il suo repertorio si riavvicina alla melodia italiana: nel 1973 vince il suo primo Festival di Sanremo con "Un grande amore e niente più" e propone a Canzonissima quello che risulterà uno dei suoi maggiori successi, "Champagne". Consolidato il suo successo come "crooner" italiano (è richiestissimo dal vivo), si fa notare anche nelle "occasioni che contano", in particolare a Sanremo: nel 1976 vince nuovamente Sanremo con "Non lo faccio più"; nel 1987 ottiene un lusinghiero successo con "Il sognatore", nel 2001 inaugura una nuova fase della sua 40ennale carriera con il brano "Pioverà", ricco di suggestioni etniche. Dal 1958 (anno in cui ha esordito con "Malatia") al 1963 (anno di "Roberta"), Peppino Di Capri è un'autentica star della musica italiana. Pochi come lui riescono a conciliare la tradizione napoletana ("I' te vurria vasà") con le novità del rock'n'roll e del twist (l'indimenticabile "St Tropez", simbolo di un'epoca). Ma a partire dall'arrivo della musica beat, l'artista napoletano viene a trovarsi tra i cantanti "superati". "Dire che negli anni '50 facevo ballare i giovani rompendo con la tradizione napoletana, con pezzi come 'Voce e' notte'. Ma ammetto che feci anche scelte discografiche sbagliate, facilitate da una crisi privata". Ecco quindi, che a metà degli anni '60 Di Capri si ritrova..."a terra. Così, all'improvviso, dopo anni di successi. Nel 1963 la casa discografica aveva rinnovato il contratto a me e alla mia band con 300 milioni, una cifra da far impallidire le star di oggi come Ramazzotti. Eppure, nel '66 ero già senza una lira e come svuotato dentro, con il forte contributo dell'avvento dei Beatles e della delusione sentimentale seguita al matrimonio con Roberta. Poi, all'inizio degli anni '70, a 32 anni, decisi che non potevo lasciarmi andare e ricominciai daccapo". (Da un'intervista a Marco Molendini de "Il Messaggero"). L'anno della riscossa è il 1973: "Un grande amore e niente più" vince il festival di Sanremo, e raggiunge il n.2 in hit-parade (ad impedirle di conquistare la vetta c'è "Il mio canto libero" di Lucio Battisti). Nello stesso anno, Peppino partecipa a Canzonissima: in finale, propone "Champagne". Il brano arriva quinto, e non ottiene un successo immediato: non sfiora nemmeno i primi dieci posti della classifica. Ma col tempo la canzone si prende la rivincita. Tanto che quando nel 1997 la Rai celebra i 40 anni di carriera del cantante con un programma in prima serata (in diretta da Capri, con Zucchero, Renzo Arbore, Dionne Warwick, Dulce Pontes tra gli ospiti) il titolo della trasmissione è "Champagne! Di Capri, di più". Come spiega, Peppino Di Capri, un successo così clamoroso di un brano che, all'uscita, era passato quasi inosservato? "In realtà è una mia caratteristica quella di non cercare mai il successo immediato. Tant'è che mi rimproverano di non promuovere adeguatamente i miei dischi quando escono. Ma io penso che questo sistema di insistere troppo su un pezzo, alla radio e alla tv, faccia sì che il pubblico si stanchi prima. 'Champagne' in un primo momento non se la filò nessuno, anche perché a Canzonissima passò quasi inosservata a causa del sistema delle cartoline, che permetteva a chi poteva investire di più di garantirsi il successo... Tuttavia dentro di me sapevo di aver fatto una cosa che col tempo era destinata a venir fuori".


domenica 22 giugno 2008

Il Festival di Sanremo

lunedì 9 giugno 2008

Gianni Drudi e la sua musica per tutti.






Sulle colline di Rimini, risiede e compone le sue canzoni, Gianni Drudi. Autore sensibile ed ironico, polistrumentista, preferisce accompagnarsi con la chitarra e il pianoforte. La sua carriera artistica inizia negli anni ‘80, quando incide il suo primo “45 giri“ dal titolo “Come stai” e partecipa alla trasmissione “ Discoinverno “. Poi è ospite al “ Girofestival “ su RaiTre con la canzone “La Pantera”, che diventa sigla della trasmissione per 20 puntate. Con “ Roma di notte “, brano inserito nell’album “Come nasce una storia “, è nuovamente invitato al programma televisivo “ Jean’s Due “ condotto da un giovanissimo Fabio Fazio su RaiTre. Nel novembre 1991 arriva su Italia Uno, nella mitica “ Mai dire TV “ condotta dalla simpatica “ Gialappa’s Band “, con la canzone “ Fiky Fiky “ che gli dà la popolarità nazionale. Per diverse settimane Gianni DRUDI è nei primi posti delle classifiche dei dischi più venduti, con l’album “C’e’ chi Cucca chi no!” 12 canzoni ironiche, tra queste: “L’Uccello!”, “ La Pantera”, “Cuccala !”, “Il Tango di Mafalda”. Partecipa alle trasmissioni televisive “Superclassifica Show“, “ Il Maurizio Costanzo Show“, “Il Premio Rino Gaetano“, “Bella Estate RaiUno". Nel 1993, finalmente, incide per la grande major Ricordi International il suo nuovo album dal titolo “ Il goliardico Drudi ” che contiene, anche, alcuni brani scritti in collaborazione con il famoso paroliere Luciano Beretta, (autore dei grandi successi di Celentano); “Com’è Bello Lavarsi”, “Tiramisù la Banana!” Gianni Drudi, compone nuove canzoni ed originali balli d’unione che le migliori Orchestre portano al successo: tra i quali: “ Il ballo del Pinguino “ , “Facciamo Baracca“, “Agguanta la Mela”,“Dogy Dance”, “La Tana del Re”, “Sola”, “Mister Bagnino” già sigla del concorso, come pure Braccio di Ferro. Nel maggio 1998 è pubblicato un nuovo album di Gianni Drudi dal titolo “Il Ritorno del Grillo Parlante“, contenente 12 brani “dance“ e , tra questi, la versione italiana della “Bundinha“, meglio conosciuta come “La danza del culetto“. Contiene, inoltre, “Addio Summertime“, una dolce ballata scritta insieme all’amico Bobby Solo; poi dedica a sua figlia Giorgia “Vestita di stracci!”, “Macaregna che Carogna“ (incisa insieme al mitico cantore sardo Benito Urgu). Nella primavera del 2001 Gianni propone un nuovo lavoro dall’intreccio ironico, un CD che comprende il singolo “ Ping Pong ” e la versione reggae di “Fiky Fiky” . Nell’estate 2003 il un nuovo CD Compilation “ESTATE LOCA! “ , con “Il Gallo Della Riviera”, “L’Estate Che Scocca!”, “E’ Bahia” , “Zanzibar“. Giugno 2006 – Doppio CD : DOUBLE FACE, un CD Latino Dance con GARBINO, HASTA LUEGO SANTIAGO, ME GUSTA;… un CD Romantico con GLI ANNI DI CRISTO, ALICE VUOLE, LIBERO AMORE... (Nei Cd anche 4 Video e 2 basi musicali). Info: gdomusica@thecentre.it


Gianni Drudi - Santiago

sabato 7 giugno 2008

Nancy Pepe - Musica


Nancy Pepe, nasce ad Altamura il 14 Giugno del 1982. Artista poliedrica, sin da bambina mostra spiccate doti artistiche. Nel 1996 si iscrive al Conservatorio E.R.Duni di Matera nella classe di Violoncello ed in seguito nella classe di canto. Nel 1997 partecipa a diversi concorsi, distinguendosi per il talento vocale, vincendo tra l'altro numerosi primi premi; Inoltre ha partecipato a diverse manifestazioni come: Sanremo giovani, un Disco per l'estate, partecipando nel 2000 al programma televisivo su RaiUno "Domenica In" in qualità di cantante. Ha collaborato con diversi direttori d'orchestra e gruppi musicali di vario genere. Nel 2005 si diploma brillantemente in Canto lirico sotto la guida della prof.sa Angela Bonfitto. La sua voce elegante e nello stesso tempo intensa, oltre che splendida operista, la rende interprete di diversi autori e generi musicali, il suo repertorio spazia dalla musica leggera, al Jazz, nonché al repertorio contemporaneo ed avanguardistico. Attualmente, svolge un'intensa attività solistica, didattica e soprattutto di cantautrice insieme alla collaborazione della compositrice e pianista prof.sa Daniela Mastrandrea, l'organista Francesco Altieri ed il violinista Angelo Andrulli, con quest'ultimo nasce l'inserimento, nelle sue musiche, del Quartetto d'archi. Il suo primo album "Musica" inciso nel Luglio 2006, ha riscosso un'enorme successo, specie per le musiche inedite presenti nel cd , per il calore ed il trasporto della sua splendida voce che fanno di lei, oggi, un'artista piuttosto rara. Nel Dicembre del 2007 nella sua città natale, fonda insieme alla collaborazione con il M° Angelo R. Andrulli, l'Associazione MusicArte, nella quale insegna canto e solfeggio ed è Direttore artistico. Info: gdomusica@thecentre.it


Nancy Pepe - Musica

lunedì 2 giugno 2008

Denise Di Camillo

La giovanissima Denise Di Camillo si esibisce ad una serata di beneficenza, ad Anzio, il 16 dicembre 2007. Per contatti: gdomusica@thecentre.it - www.myspace.com/denisethevoice

Canta Denise Di Camillo

venerdì 30 maggio 2008

Anzio: Ghost in concerto - 15 luglio 2007


Alex ed Enrico Magistri, in arte "GHOST", due fratelli romani legati da una profonda passione per la musica, manifestano la loro attitudine artistica nei primi anni '90, quando giovanissimi formano una Band e cominciano a suonare in locali e piazze dell'ambiente romano. Tra il 1993 e il 1995 maturano un'ottima esperienza LIVE. Nel maggio del '95 vincono la finale regionale del concorso "EMERGENZA ROCK", ricevendo poi il 1° premio della critica nel corso della finale nazionale, svoltasi al PALATRUSSARDI di MILANO. Nel 1997 raggiungono la pre-Finale al Festival di Castrocaro Terme. Nel 2000 sono ospiti a "SANREMO ROCK" (PALA-RTL), dove riscuotono un ottimo successo. Nel giugno 2001 esce il loro primo singolo, dal titolo CRESCERO' il brano rimane in programmazione per tre mesi su Radio Italia e Video Italia. I GHOST vengono inseriti nel cast del "Giro l'Italia Tour" e del tour di Radio Lattemiele. Contemporaneamente sviluppano un'intensa attivita' LIVE in tutta la penisola, riscuotendo ovunque notevoli consensi e grande partecipazione di pubblico, consolidandosi come "BAND LIVE" di ottimo livello. Nell'estate 2002 alcune serate del Tour vengono riprese dalle telecamere di CANALE 5 ed alcuni frammenti vanno in onda durante la nota trasmissione "VERISSIMO". L'attivita' LIVE dei GHOST continua incessantemente negli anni successivi, sviluppando importanti collaborazioni con artisti del calibro di Franco Fasano, Gatto Panceri, Rita Pavone, Formula 3 ed altri. Nel 2005 i GHOST partecipano al Festival del Talento (RAIUNO), sono ospiti di "MATTINA IN FAMIGLIA" (RAIDUE), diventano la Band ufficiale della trasmissione "PREMIO MEDIA TV" (RAIDUE), ma sopra tutto superano il traguardo delle 700 serate LIVE. Il 2006 è finalmente l'anno giusto per un nuovo progetto discografico; i GHOST si trasferiscono a MILANO (presso il Massive Arts Studios), dove iniziano le registrazioni di un nuovo album, che uscirà nell'inverno 2007; i brani del disco, intrisi di rock, di melodia e di atmosfere internazionali sono stati scritti e musicati per intero da Alex ed Enrico Magistri, mentre gli arrangiamenti sono stati realizzati in collaborazione con MICHELE SCHEMBRI che ha messo a disposizione per l'occasione tutta la sua esperienza e il suo talento artistico. Il 19/7/2006 il singolo AVEVA PERSO LA TESTA, entra in distribuzione nei piu' grandi negozi italiani. Il disco riscuote subito grandi consensi e dopo dieci giorni dalla sua uscita e' gia' presente nelle piu' importanti classifiche ( Musica e Dischi, Top of the Pops, A.F.I., F.I.M.I., Radio Due , ecc.), dove si mantiene stabilmente per oltre tre mesi raggiungendo posizioni molto importanti (il singolo rimane sempre compreso tra la posizione n. 11 e la posizione n. 30). Contemporaneamente il brano entra in rotazione su svariate radio italiane e il Videoclip viene trasmesso da alcuni dei principali Network televisivi (Music Box, Match Music, ecc.). Il 29 Settembre 2006 viene coronato il grande successo di vendite con la conquista del "DISCO D'ORO", ottenuto con merito grazie alle oltre 10.000 copie vendute in tutta Italia. Il prestigiosissimo riconoscimento viene conferito ai GHOST a Termoli (CB), durante un'importante serata presentata da Elenoire Casalegno (con le riprese di RAIDUE). In seguito i GHOST partecipano ad altri importanti eventi ("Notte Bianca" di Napoli, "Rockin" a Napoli, "Show-case" nel negozio Ricordi di Via del Corso a Roma) raccogliendo sempre un notevole successo. I singolo AVEVA PERSO LA TESTA rimane in Classifica per 21 settimane consecutive (tra lo stupore generale del mondo discografico), vendendo in totale oltre 13.000 copie e permettendo ai GHOST di ricevere l'appellativo di "RIVELAZIONE" della stagione 2006. Dal 23 Novembre 2006 in distribuzione nazionale il nuovo singolo "FARFALLINA",che riscuote subito un grande successo, scalando le classifiche fino a raggiungere il 10° posto nella classifica di Musica e Dischi (www.musicaedischi.it). Il brano viene anche programmato da importanti Network radiofonici (Radio KISS KISS Network, Radio Italia, ecc.), con un ottimo indice di gradimento. I Ghost sono poi ospiti di Match Music (trasmissione "A casa di Andrea"), Play TV, Rai International, Rai NEWS 24. Inoltre nella classifica annuale riportata sul numero di Gennaio del giornale "Musica e Dischi" (HIT PARADE 2006: i singoli piu' venduti) i GHOST raggiungono un eccellente 22° posto con il brano "Aveva perso la testa". Infine, sempre sul giornale "Musica e dischi", ottengono il 9° posto nella classifica dei gruppi relativa al 2006.


Ghost - Farfallina

Manuela Villa a Tremensuoli - 14 agosto 2007


Prima apparizione ufficiale nella trasmissione televisiva “ Piacere Rai 1” con le canzoni “ Granada” e “Un amore così grande” – 1990. Tour in Canada e Stati Uniti. E’ ospite nelle seguenti trasmissioni televisive “Domenica In “, “Occhio al biglietto”, “Piacere Rai Uno” . Stagione teatrale e televisiva dal Salone Margherita “Saluti e Baci” – Rai. Festival di Sanremo 1994. Tour in Australia e Canada. Viene scelta da Alan Menken per la colonna sonora del cartone animato della Walt Disney come voce protagonista di “Pocahontas”. Per il 50° anniversario del Sacerdozio di Giovanni Paolo II, canta in Mondovisione da Piazza San Pietro “ The tree of faith and peace” di cui è coautrice del testo.Viene considerato un evento storico dal momento che per la prima volta si riuniscono tre cantanti donne rappresentanti le tre religioni monoteiste ( ebraica, musulmana, cattolica) per la pace nel mondo con R.Gabbay e S.Sayd – 1996. E’ ospite in occasione del “Congresso Eucaristico” – Bologna. Concerto per l’Epifania dal Monastero di Santa Chiara – Napoli. Due Special serali presentati da Paolo Limiti dove Manuela propone duetti indimenticabili con Claudio Villa. Apparizioni in televisione nei seguenti programmi: - Domenica In - Furore - Festival di Napoli - Io amo gli animali - Ci Vediamo in TV - Vent’anni - Maurizio Costanzo Show - Innamorati Pazzi - Serenata Celeste Al festival di Viva Napoli riceve il premio come l’artista più votata all’estero. Si riconferma come voce protagonista nel nuovo film Disneyano “Pocahontas II” – 1999. Nuova trasmissione televisiva “ Alle 2 su Rai Uno” condotta da Paolo Limiti, tutti i giorni su Rai Uno – 1999/2000. Speciale in prima serata: Manuela e Claudio Villa “INSIEME”. Ad ottobre: nuovo CD in uscita dal titolo: “Un Amore così grande”, arrangiato e coordinato da Claudio Garofalo, suo fratello, presentando così i suoi primi quattro brani inediti composti da Claudio compositore delle musiche e Manuela autrice dei testi. Manuela Villa vince l’edizione 2001 di “ Viva Napoli”. Tour 2001. 20 Settembre 2001 partecipa a “30 Ore per la Vita “ su Rete 4. Si riconferma vincitrice di “Viva Napoli” edizione 2002. Presentazione del suo primo singolo “Chiamo Amore”. Rappresenta il presente ed il futuro di Manuela: brano intenso che fonde sonorità pop con il bel canto; Massimo Varini produttore artistico e compositore della musica. Manuela Villa è autrice del testo insieme a Valter Sacripanti. Segue il tour 2002 all’insegna di Grandi Successi. Nello stesso anno la vediamo tutti i giorni su Rai Uno come ospite fisso al programma televisivo "Casa Raiuno" condotto da Massimo Giletti. Viene riconfermata con successo per l'anno 2003/2004. Nel Natale 2004 Manuela con l'orchestra diretta dal maestro Peppe Arezzo si esibisce nelle più maestose Cattedrali siciliane con "il concerto di Natale" Nel 2005 si propone in nuove trasmissioni televisive in qualità di opinionista come " L'Italia sul due " con Monica Leofreddi e Milo Infante . Ad "Insieme" con Salvo La Rosa su Antenna Sicilia con musica dal vivo e tanta ironia. Partecipa di nuovo con successo al programma di Simona Ventura "Quelli che il calcio" nell'edizione 2005/2006. Nel mese di marzo dello stesso anno ritorna in Canada riscuotendo ancora una volta successo con il pubblico tanto da essere riconfermata quattro mesi dopo in occasione del 40° anniversario della CHIN INTERNATIONAL. Il tour 2006 si conclude con successo nel mese di ottobre e inizia subito l'allestimento per il tour di Natale 2006 " GOSPEL ITALIANO " insieme ad Annalisa Minetti e Marcello Cirillo con Francesco Carlesi al pianoforte e il coro gospel " Libera Armonia ". Nel 2007 edito dalla Armando Curcio Editore, ottiene un grande successo con il suo primo libro " L'obbligo del silenzio" e scrive il brano "Ascoltami" presentato a Domenica In da Pippo Baudo. Nello stesso anno Manuela partecipa alla quinta edizione del reality condotto da Simona Ventura" L'isola dei famosi" in Honduras e con il 75% dei voti il pubblico ne decreta la vittoria.

giovedì 29 maggio 2008

Monica Fiorentino con "My way"

MONICA FIORENTINO - My way

Futura Linari: Un intreccio, un'emozione


Futura Linari nasce a Firenze il 4 ottobre 1986, vive attualmente a Prato. Cantante figlia d’arte, i genitori sono musicisti, portata anche per la recitazione e il disegno tanto che ha conseguito il diploma di maturità in Grafica Pubblicitaria. Nata in mezzo a “microfoni e pentagrammi” inizia fin da giovanissima a mostrare qualità interesse e vocazione musicale, lasciando emergere un grintoso ascendente nei confronti del pubblico. Ha la passione per le piante, vorrebbe fare la botanica, ma il suo “sogno nel cassetto” è quello di rimanere nell’ambiente dello spettacolo televisivo. Ama scrivere le sue canzoni, mangiare la neve, ama gli animali, in particolare i gatti perché rispecchiano il suo temperamento indipendente, adora a tal punto la sua gatta Minù da considerarla come una sorella. Ci tiene che si sappia che tifa per la Fiorentina. Le piace la vita all’aria aperta, ma soprattutto non disdegna di passare una serata godendosi un bel film in TV, davanti ad un bel piatto fumante di spaghetti al pomodoro. Ha studiato canto si è esibita fin da giovanissima come “apripista” in concerti, feste popolari, concorsi regionali e Piano Bar con disinvoltura e grinta, tanto da essere ben presto definita dagli addetti ai lavori: “la voce nera”. Ha partecipato a numerosi concorsi canori quali: Fiorino d’oro, Festival di Saint Vincent, Palco d’oro, Cantagrillo ed altri, piazzandosi sempre nelle prime tre posizioni e ricevendo spesso premi speciali della critica e dalla giuria per l’estensione vocale. Ha partecipato come ospite a trasmissioni televisive regionali: “La Frustata” su TVR, “Manicomio”, “Cose di Casa Nostra” su TV PRATO, “Un Volto per il Cinema”. Contattata da numerosi autori di prestigio, inizia la collaborazione per intraprendere la carriera discografica e produce il suo primo singolo “Sole” il pezzo si può ascoltare in alcune emittenti radiofoniche regionali; con questo brano Futura si è conquistata una popolarità inaspettata, vista la richiesta telefonica, collezionando così numerosi articoli stampa su i più prestigiosi quotidiani quali: La Nazione. Futura ha una sua particolarità che la caratterizza in modo quasi maniacale… IL SUO QUOTIDIANO è OSSESSIONATO DAL COLORE VERDE LIMONE ACCESO, acquista abiti color verde mela, ha persino gli asciugamani del bagno con la scala cromatica del verde, slip, accessori…tutto sulla scala del verde! Orecchini con smeraldi, perfino jeans e lenti a contatto, anche i suoi capelli sono sempre in stravagante movimento cromatico variando sulla scala di questo colore. Futura ha mostrato fin da giovanissima un carattere carismatico ed una presenza fortemente televisiva ed empatica. Info: 057425363 - 3471159444 e-mail: luielei.musica@tiscali.it


FUTURA LINARI - Un'intreccio, un'emozione - da MilleVoci 2008

Il Giardino dei Semplici


Il gruppo nasce agli inizi del 1975 a Napoli, sulla collina del Vomero, incoraggiati da un’iniziativa di Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, produttori discografici dei loro esordi. Nel giro di pochi mesi confezionano il loro primo singolo, M’innamorai, che partecipa con grande successo al Festivalbar di quell’anno. La formazione originale vede alla batteria Gianni Averardi al quale, dopo pochi anni, subentrerà definitivamente Tommy Esposito. Nel mese di Settembre “M’innamorai”, edito CBS, è già nei “dischi caldi” delle classifiche nazionali e nel giro di qualche settimana sale fino al 6°posto della HIT PARADE delle vendite discografiche. Le armonizzazioni vocali,le atmosfere etniche sapientemente insaporite da una genuina vena rockettara e le accattivanti voci soliste di Gianfranco e Luciano rendono immediatamente il G.d.S una delle band più amate della penisola. Infatti, nel Gennaio del 1976, essi figurano addirittura con due canzoni nei primissimi posti della Hit parade. Al suddetto singolo di esordio si affianca Tu, ca’ nun chiagne, una suggestiva versione soft-rock del brano in vernacolo datato 1915 e scritto da Bovio e De Curtis. Il disco a 45 giri venderà in poco tempo oltre 1 milione di copie, meritando l’ambito disco d’oro ed il 1° posto in classifica. Il Giardino dei Semplici immette così sul mercato il primo omonimo album che contiene, oltre ai due singoli di successo, altri brani di grande presa sul pubblico,tra cui “Piazza Medaglie d’oro”,”Basta avere lei” e “Angela”, remake di un brano in dialetto anonimo del ‘700. Parte il primo tour “live”, costituito da 176 concerti nelle maxidiscoteche italiane. Nello stesso anno, ancora un altro singolo scala le vette delle classifiche; il brano è “VAI”,ma il suo “lato B”, “Tamburino”, riscuote altrettanto successo. Nel 1977 il gruppo è al Festival di Sanremo con la dolcissima MIELE. La canzone è la più venduta dell’importante rassegna canora e sarà destinata a diventare un “evergreen” nel cuore delle generazioni successive. “Miele”, contribuisce alla vincita di un prestigioso trofeo,il Telegatto del TV Sorrisi e Canzoni,e farà parte del loro 2° album Le Favole del Giardino, in cui si ascoltano anche Napoli Napoli, dedicato alla squadra del cuore e Non si può leggere nel cuore, brano già interpretato negli anni 60 dal gruppo “The Showman”. Al Festivalbar 1978, il Giardino dei Semplici propone l’emozionante CONCERTO IN LA minore (dedicato a lei), firmato Averardi-Caliendo, che accrescerà ulteriormente l’aquisizione di fedelissimi fans in Italia e nel mondo. Nello stesso anno la tournée negli States e nel Canada , conferma le ambizioni e le aspettative. Dal 1980, dopo aver perfezionato un contratto discografico con la Warner bros, il gruppo decide di dedicarsi con molta energia a migliorare lo spessore artistico delle loro incisioni, seguendo con attenzione tecniche e codici internazionali. Nasce l’album Bianco e Nero, tutto in vernacolo, precursore di una “new wave” partenopea che in pochi anni sfornerà artisti (Daniele, Bennato, De Sio,etc…) e progetti di grande successo. Nel disco compaiono “TU TU TU”, “Pulicenella va…” e “SILVYE” Quest’ultimo brano avrà una grande diffusione e vendita nei paesi scandinavi anche grazie alla versione cantata da Katry Helena in finlandese, dal titolo Helsingin Helle. Il 1981 è l’anno del singolo Carnevale da buttare, ancora proiettato verso la ricerca sonora e artistica. Il brano è molto trasmesso dai dee-jay di tutte le radio libere che imperversano nel paese. Dal 1982, il gruppo decide di gestire in proprio la produzione discografica. Nascono, cronologicamente, gli album “…E Amiamoci” e “Giallo”, che combattono con grande dignità il vertiginoso calo di vendite della musica italiana che determinerà nuove tendenze e nuovi sistemi di mercato.Nei due album si apprezzano i brani Tommy, Immaginatemi, Angeli della domenica, Amico sole amico mare. Grazie anche ad una serie di spot pubblicitari attraverso le reti Mediaset, in pieno “boom” promozionale, il gruppo, nel 1985, divulga con successo il lavoro Ed è subito Napoli, una raccolta di classici della Canzone napoletana rivisitati con gusto e passione. Negli spot, il Giardino dei Semplici è protagonista di un delizioso…cartone animato! Nel 1987, una vecchia cantina circondata da spesse mura di tufo nel sottosuolo di Fuorigrotta, a due passi dallo stadio S.Paolo, viene ristrutturata e adibita a studio di registrazione. Nasce il GIDIESSE recording, che diventerà sede ufficiale delle ricerche musicali e artistiche del gruppo. Lo studio favorirà gli incontri, le collaborazioni e gli scambi di idee con altri artisti, allargando gli orizzonti e stimolando i quattro a cimentarsi in nuove produzioni e progetti. Nel 1989 la Vedette record pubblica Zingari ,in cui si riscontrano nuove sonorità e atmosfere orientaleggianti di grande effetto. In contemporanea, il loro primo “video-clip” (della canzone “trainer” dell’album) dal titolo Lo sai che il mondo è blu? Ancora alimentato dalla voglia di scrivere in vernacolo il gruppo, nel ’93,produce “8,48 & 27”, distribuito dalla WEA. Il disco, che abbandona le sonorità elettroniche in favore di quelle acustiche e degli strumenti etnici, si avvale di prestigiose collaborazioni, tra cui: i musicisti Gigi De Rienzo, Paolo Raffone e Daniele Sepe, e i vocalist Gianluigi Di Franco,Shawn Logan e Valentina Stella. Sul CD, oltre al brano omonimo,compaiono “Accussì”,”Eduardo” e “Julian”. Arrivano confortanti notizie di vendita dal Giappone e dalla Corea! Protagonisti di decine di “compilations” e raccolte di successi varie, i quattro musicisti decidono, nel ’97, di risuonare ed immettere nuovamente sul mercato i brani più rappresentativi della loro carriera, anche per accontentare i tanti fans incontrati nei circa 1800 concerti tenuti in giro per l’Italia ed all’estero. Ad aiutarli è un loro grande amico, il noto musicista ed arrangiatore Adriano Pennino, con il quale confezionano “Sette lune”, che contiene, oltre ai sovracitati successi, anche tre inediti: “Mani”, “Male d’amore” e lo stesso “Sette lune”. Nell’anno 2000 , che simbolicamente celebra le nozze d’argento del gruppo con la musica italiana grazie ai 25 anni di carriera e agli oltre 4 milioni di dischi venduti, ancora un progetto, stavolta ispirato proprio all’anno del Giubileo. Infatti, da un’iniziativa del celebre teologo Bruno Forte e del vescovo di Ischia Filippo Strofaldi, insolito cantautore di brani destinati a dare messaggi di fede cristiana attraverso la musica leggera, nasce il disco Canta e Cammina. Il lavoro contiene proprio brani del Mons. Strofaldi e di Bruno Forte reinterpretati e riarrangiati dal Giardino dei semplici, tra cui “’A terra d’’o cielo” e “’A Madonna d’’e mandarine” tratto da un testo stupendo di Ferdinando Russo. Il disco è prodotto dal Santuario di Pompei. Nel corso dell’anno scorso, il Giardino dei Semplici ha festeggiato i 25 anni di carriera con una serie di concerti e di iniziative promozionali. Sempre molto attivi nel loro lavoro di produttori e talent-scout, quest’anno hanno proposto, in occasione dell’ultimo Festival di Sanremo, uno dei brani che più si è posto all’attenzione del pubblico e dei mass-media, interpretato dai bravi e simpatici Francesco Boccia e Giada Caliendo (figlia di Gianfranco): TURUTURU . Al Festival di Napoli 2001 il gruppo ha proposto T.V.B., una canzone in dialetto suggestivamente colorata da un…romantico sapore blues, che sapientemente è stato curato dal loro amico Adriano Pennino, ormai considerato uno degli arrangiatori e musicisti più importanti nel campo nazionale.Nell’anno 2005 il Giardino dei Semplici ha festeggiato i 30 anni di carriera con un concerto al teatro Palapartenope di Napoli.


GIARDINO DEI SEMPLICI, Medley - da MilleVoci 2008