giovedì 29 maggio 2008

Il Giardino dei Semplici


Il gruppo nasce agli inizi del 1975 a Napoli, sulla collina del Vomero, incoraggiati da un’iniziativa di Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, produttori discografici dei loro esordi. Nel giro di pochi mesi confezionano il loro primo singolo, M’innamorai, che partecipa con grande successo al Festivalbar di quell’anno. La formazione originale vede alla batteria Gianni Averardi al quale, dopo pochi anni, subentrerà definitivamente Tommy Esposito. Nel mese di Settembre “M’innamorai”, edito CBS, è già nei “dischi caldi” delle classifiche nazionali e nel giro di qualche settimana sale fino al 6°posto della HIT PARADE delle vendite discografiche. Le armonizzazioni vocali,le atmosfere etniche sapientemente insaporite da una genuina vena rockettara e le accattivanti voci soliste di Gianfranco e Luciano rendono immediatamente il G.d.S una delle band più amate della penisola. Infatti, nel Gennaio del 1976, essi figurano addirittura con due canzoni nei primissimi posti della Hit parade. Al suddetto singolo di esordio si affianca Tu, ca’ nun chiagne, una suggestiva versione soft-rock del brano in vernacolo datato 1915 e scritto da Bovio e De Curtis. Il disco a 45 giri venderà in poco tempo oltre 1 milione di copie, meritando l’ambito disco d’oro ed il 1° posto in classifica. Il Giardino dei Semplici immette così sul mercato il primo omonimo album che contiene, oltre ai due singoli di successo, altri brani di grande presa sul pubblico,tra cui “Piazza Medaglie d’oro”,”Basta avere lei” e “Angela”, remake di un brano in dialetto anonimo del ‘700. Parte il primo tour “live”, costituito da 176 concerti nelle maxidiscoteche italiane. Nello stesso anno, ancora un altro singolo scala le vette delle classifiche; il brano è “VAI”,ma il suo “lato B”, “Tamburino”, riscuote altrettanto successo. Nel 1977 il gruppo è al Festival di Sanremo con la dolcissima MIELE. La canzone è la più venduta dell’importante rassegna canora e sarà destinata a diventare un “evergreen” nel cuore delle generazioni successive. “Miele”, contribuisce alla vincita di un prestigioso trofeo,il Telegatto del TV Sorrisi e Canzoni,e farà parte del loro 2° album Le Favole del Giardino, in cui si ascoltano anche Napoli Napoli, dedicato alla squadra del cuore e Non si può leggere nel cuore, brano già interpretato negli anni 60 dal gruppo “The Showman”. Al Festivalbar 1978, il Giardino dei Semplici propone l’emozionante CONCERTO IN LA minore (dedicato a lei), firmato Averardi-Caliendo, che accrescerà ulteriormente l’aquisizione di fedelissimi fans in Italia e nel mondo. Nello stesso anno la tournée negli States e nel Canada , conferma le ambizioni e le aspettative. Dal 1980, dopo aver perfezionato un contratto discografico con la Warner bros, il gruppo decide di dedicarsi con molta energia a migliorare lo spessore artistico delle loro incisioni, seguendo con attenzione tecniche e codici internazionali. Nasce l’album Bianco e Nero, tutto in vernacolo, precursore di una “new wave” partenopea che in pochi anni sfornerà artisti (Daniele, Bennato, De Sio,etc…) e progetti di grande successo. Nel disco compaiono “TU TU TU”, “Pulicenella va…” e “SILVYE” Quest’ultimo brano avrà una grande diffusione e vendita nei paesi scandinavi anche grazie alla versione cantata da Katry Helena in finlandese, dal titolo Helsingin Helle. Il 1981 è l’anno del singolo Carnevale da buttare, ancora proiettato verso la ricerca sonora e artistica. Il brano è molto trasmesso dai dee-jay di tutte le radio libere che imperversano nel paese. Dal 1982, il gruppo decide di gestire in proprio la produzione discografica. Nascono, cronologicamente, gli album “…E Amiamoci” e “Giallo”, che combattono con grande dignità il vertiginoso calo di vendite della musica italiana che determinerà nuove tendenze e nuovi sistemi di mercato.Nei due album si apprezzano i brani Tommy, Immaginatemi, Angeli della domenica, Amico sole amico mare. Grazie anche ad una serie di spot pubblicitari attraverso le reti Mediaset, in pieno “boom” promozionale, il gruppo, nel 1985, divulga con successo il lavoro Ed è subito Napoli, una raccolta di classici della Canzone napoletana rivisitati con gusto e passione. Negli spot, il Giardino dei Semplici è protagonista di un delizioso…cartone animato! Nel 1987, una vecchia cantina circondata da spesse mura di tufo nel sottosuolo di Fuorigrotta, a due passi dallo stadio S.Paolo, viene ristrutturata e adibita a studio di registrazione. Nasce il GIDIESSE recording, che diventerà sede ufficiale delle ricerche musicali e artistiche del gruppo. Lo studio favorirà gli incontri, le collaborazioni e gli scambi di idee con altri artisti, allargando gli orizzonti e stimolando i quattro a cimentarsi in nuove produzioni e progetti. Nel 1989 la Vedette record pubblica Zingari ,in cui si riscontrano nuove sonorità e atmosfere orientaleggianti di grande effetto. In contemporanea, il loro primo “video-clip” (della canzone “trainer” dell’album) dal titolo Lo sai che il mondo è blu? Ancora alimentato dalla voglia di scrivere in vernacolo il gruppo, nel ’93,produce “8,48 & 27”, distribuito dalla WEA. Il disco, che abbandona le sonorità elettroniche in favore di quelle acustiche e degli strumenti etnici, si avvale di prestigiose collaborazioni, tra cui: i musicisti Gigi De Rienzo, Paolo Raffone e Daniele Sepe, e i vocalist Gianluigi Di Franco,Shawn Logan e Valentina Stella. Sul CD, oltre al brano omonimo,compaiono “Accussì”,”Eduardo” e “Julian”. Arrivano confortanti notizie di vendita dal Giappone e dalla Corea! Protagonisti di decine di “compilations” e raccolte di successi varie, i quattro musicisti decidono, nel ’97, di risuonare ed immettere nuovamente sul mercato i brani più rappresentativi della loro carriera, anche per accontentare i tanti fans incontrati nei circa 1800 concerti tenuti in giro per l’Italia ed all’estero. Ad aiutarli è un loro grande amico, il noto musicista ed arrangiatore Adriano Pennino, con il quale confezionano “Sette lune”, che contiene, oltre ai sovracitati successi, anche tre inediti: “Mani”, “Male d’amore” e lo stesso “Sette lune”. Nell’anno 2000 , che simbolicamente celebra le nozze d’argento del gruppo con la musica italiana grazie ai 25 anni di carriera e agli oltre 4 milioni di dischi venduti, ancora un progetto, stavolta ispirato proprio all’anno del Giubileo. Infatti, da un’iniziativa del celebre teologo Bruno Forte e del vescovo di Ischia Filippo Strofaldi, insolito cantautore di brani destinati a dare messaggi di fede cristiana attraverso la musica leggera, nasce il disco Canta e Cammina. Il lavoro contiene proprio brani del Mons. Strofaldi e di Bruno Forte reinterpretati e riarrangiati dal Giardino dei semplici, tra cui “’A terra d’’o cielo” e “’A Madonna d’’e mandarine” tratto da un testo stupendo di Ferdinando Russo. Il disco è prodotto dal Santuario di Pompei. Nel corso dell’anno scorso, il Giardino dei Semplici ha festeggiato i 25 anni di carriera con una serie di concerti e di iniziative promozionali. Sempre molto attivi nel loro lavoro di produttori e talent-scout, quest’anno hanno proposto, in occasione dell’ultimo Festival di Sanremo, uno dei brani che più si è posto all’attenzione del pubblico e dei mass-media, interpretato dai bravi e simpatici Francesco Boccia e Giada Caliendo (figlia di Gianfranco): TURUTURU . Al Festival di Napoli 2001 il gruppo ha proposto T.V.B., una canzone in dialetto suggestivamente colorata da un…romantico sapore blues, che sapientemente è stato curato dal loro amico Adriano Pennino, ormai considerato uno degli arrangiatori e musicisti più importanti nel campo nazionale.Nell’anno 2005 il Giardino dei Semplici ha festeggiato i 30 anni di carriera con un concerto al teatro Palapartenope di Napoli.


GIARDINO DEI SEMPLICI, Medley - da MilleVoci 2008

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