giovedì 29 maggio 2008

Riccardo Antonelli - Mexico


Riccardo Antonelli nacque a Roma il 24/09/1963, all'ospedale San Giovanni. Il medico che lo aiutò a venire al mondo, citò i genitori per danni perchè Riccardo emise subito un acuto di quattordici secondi che provocò un'otite all'ostetrico. Col secondo acuto, dopo la rituale sculacciata, incrinò i vetri delle lampade della sala operatoria e per due giorni al San Giovanni non poterono nascere altri bambini. Con il terzo acuto incrinò anche gli occhiali dell'anestesista, decisero che era troppo e lo sbatterono con la testa contro il muro. Riccardo capì che non era più il caso di emettere suoni e si azzittì. Per anni, memore dell'esperienza avuta, si guardò bene dal superare una certa quota di decibel; finché un giorno incontrò per caso Claudio Villa. A quel punto, vedendo che Claudio emetteva potenti acuti e che nessuno si permetteva di picchiarlo, capì che si trovava di fronte ad un fenomeno. Cominciò a studiare i suoi movimenti, la respirazione, il modo di porsi al pubblico, e il modo in cui saliva e scendeva dalla moto. Claudio Villa, dopo un po', infastidito da questo ragazzino che all'epoca aveva 13 anni, gli disse: "A more'... ma che cerchi?" - "Vorrei imparare a cantare" gli rispose Riccardo. "Mbe' va a scuola!" concluse Claudio. Come colpito da una folgorazione Riccardo capì che quella era la strada da seguire. S’iscrisse all'Accademia della Filarmonica Romana e per tre anni studiò canto e teoria della musica, sotto la direzione del Maestro Pablo Colino. Poi perfezionò gli studi per altri due anni con il Soprano Lucia Vinardi, docente al Conservatorio de L'Aquila. Nel frattempo, naturalmente, ancora spiava quel fenomeno che "cantava ed aveva successo". Spia oggi, studia domani, cominciò a cantare sul serio. Claudio Villa se n’accorse e cominciò a fargli aprire i suoi spettacoli. Riccardo si esibiva con la chitarra e Claudio gli diceva sempre: "Sei bravo, ma tu hai la chitarra ed io l'orchestra... tiè...!" (gesto dell'ombrello). Riccardo ormai era un cantante... vero. Due ottave e mezza d’estensione gli permettevano di affrontare un vastissimo repertorio. Ebbe chiamate dalla RAI - Radiotelevisione Italiana - sia in televisione sia in radio per programmi musicali. Soprattutto in radio poté sbizzarrirsi nel suo repertorio che comprendeva più di mille canzoni, poiché la gente telefonava e richiedeva brani da eseguire all'istante, in diretta. Nel frattempo Riccardo continua la sua ricerca della perfezione, si esibisce in Italia e all'estero sempre dal vivo, con orchestra o con basi musicali. Info: 3384516820 – gdomusica@thecentre.it


RICCARDO ANTONELLI - Mexico - da MilleVoci 2008

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