sabato 5 luglio 2008

Vittorio Alescio: 11 Settembre


Chi ha avuto il privilegio di incontrare Vittorio Alescio non può non essere stato attratto da quella sua espressione bambina, un sognatore affabile e di semplice cordialità. A volte capita di incontrarlo in qualche festa o in ristoranti dei Castelli Romani dove frequentemente è invitato per rendere le serate più poetiche. LA VOCE DEI CASTELLI ROMANI, una voce potente e composta, un'abilità interpretativa eccellente, ogni canzone viene da Vittorio cesellata fino a renderla dolce, potente, grintosa, ogni interpretazione è diversa dalle altre, qualsiasi sua singola esibizione è una grand’emozione. VITTORIO ALESCIO ha un repertorio di oltre mille canzoni folkloristiche romane, napoletane che esibisce accompagnato dalla sua chitarra. E' un artista d’elevata esperienza, apprezzato da molti suoi colleghi, come testimoniano le dediche e i complimenti di ENNIO MORICONE, CARLO RUSTICHELLI, il regista TORNATORE e tanti altri. Complimenti e dediche che Vittorio conserva gelosamente sulla facciata dell'oggetto più prezioso, la sua chitarra. Egli ha all'attivo molte incisioni con case romane e milanesi, lo si è potuto apprezzare anche nelle apparizioni televisive, tra cui si ricordano LA CONTESSA LARA con ANNAMARIA GUARNIERI, IL COMMISSARIO a fianco del grande ALBERTO SORDI. E' stato protagonista delle trasmissioni SI FA PER DIRE di Gregoretti, PRONTO E' LA RAI con Magalli, CI SIAMO con Gigi Sabani, ITALIA IN DIRETTA con Michele Cucuzza, in collegamento con il ristorante Squarciarelli di Grottaferrata, UNO MATTINA, LIBERO con Paola Cortellesi, LE IENE con Alessia Marcuzzi e di molte altre TV locali. Vittorio ha anche esportato il folklore italiano negli STATI UNITI e in CANADA. A dicembre 2002 ha partecipato, insieme al fisarmonicista Antonio Izzi, ad una manifestazione organizzata dalla Regione Lazio ad EDIMBURGO. La sua ultima opera, la canzone che dà il titolo a quest'ultimo album, 11 SETTEMBRE, è una preghiera che esprime dolore e rabbia ma é anche un grido di incoraggiamento al perdono e alla fede. Vittorio è uno dei gioielli di Rocca Priora, la sua nuova residenza, il suo nido; un'artista dei Castelli Romani che molti c’invidiano. Info: gdomusica@thecentre.it

Vittorio Alescio - 11 settembre

giovedì 3 luglio 2008

PFM - Impressioni di settembre


La Premiata Forneria Marconi è stata la band più celebre del progressive italiano e l'unica a ottenere un discreto successo in ambito internazionale, soprattutto negli Stati Uniti. Nell'eterogenea evoluzione del suo percorso musicale, la Pfm ha saputo combinare ritornelli quasi "pop", improvvisazioni di stampo jazzistico e composizioni di attitudine classicheggiante. In più, ha aggiunto quel pizzico di melodismo, dal sapore tipicamente mediterraneo, che ha contribuito a rendere la sua formula originale rispetto ai modelli prog d'oltre Manica. Il primo embrione della futura Pfm si forma negli anni Sessanta, in pieno periodo beat, ne I Quelli, formazione in cui si alternano Antonio "Teo" Teocoli e Pino Favarolo, entrambi cantanti e chitarristi, il batterista Franz Di Cioccio e il bassista Giorgio "Fico" Piazza. In seguito, si aggiungono il tastierista Flavio Premoli e altri due chitarristi: Alberto Radius e Franco Mussida, detto "Yoghi". Grazie alle loro continue esibizioni dal vivo, caratterizzate da una particolare cura delle sezioni musicali, I Quelli si distinguono immediatamente nel panorama beat italiano, con la pubblicazione di numerosi 45 giri per la Ricordi, costituiti per la maggior parte da versioni italiane di canzoni già composte ed eseguite da artisti stranieri: "La bambolina che fa no no no" e "La ragazza ta-ta-ta", entrambe di Michael Polnareff; "Per vivere insieme", versione italiana di "Happy Together" dei Turtles; "Tornare bambino", ossia "Hole In My Shoe" dei Traffic; tra gli altri singoli vanno ricordati "Pensieri" (Nice), "Hip Hip Hip Hurrah" (1910 Fruitgum Co.), "Questa città senza te" (Tremeloes) e "Lacrime e pioggia" (Aphrodite's Child). Da segnalare in questo periodo anche le importanti collaborazioni in studio con Mina, Celentano, De André e Battisti. La storia della band, però, è subito segnata da cambiamenti determinanti: dopo la dipartita di Teocoli, destinato a una brillante carriera come cabarettista/comico, e di Alberto Radius, che approda nella Formula Tre, nell'estate del 1969 il gruppo ingaggia un musicista di grande spessore, con il quale nasce un'immediata intesa: Mauro Pagani. Abbandonata la sua band (i Dalton), Pagani, che suonava strumenti classici come il violino, il flauto e l'ottavino, imprime subito un'impronta fondamentale alla formula del gruppo, contribuendo insieme a Mussida a un drastico cambio di genere. Dal beat, infatti, l'interesse si sposta verso il progressive di matrice britannica, capitanato da band come King Crimson, Yes e Jethro Tull. L'improvvisazione e le lunghe suite prendono così il posto delle brevi canzoni degli esordi. I Quelli, nel frattempo, divengono i Krel e inaugurano una stagione di duro lavoro, con sessioni di registrazione di otto ore consecutive. Di Cioccio entra anche per pochi mesi nella formazione degli Equipe 84, con i quali partecipa anche al Festival di Sanremo. Solo alla fine del 1970, Franco Mussida, Flavio Premoli, Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza danno ufficialmente vita alla Premiata Forneria Marconi (Pfm), dal nome da una pasticceria di Brescia situata vicino agli studi nei quali i nostri si recavano a fare le prove. Dopo diversi contrasti, i quattro decidono di lasciare la Ricordi, ottenendo presto un contratto con la Numero Uno di Lucio Battisti e Mogol e con il manager Franco Mamone, grazie all'ottima reputazione acquisita per la loro abilità tecnica. Nel 1971, la Pfm segue, nei tour italiani, diverse band autorevoli del periodo come Yes, Procol Harum, Black Widow e Deep Purple. Ispirata dai King Crimson, la Pfm registra quello che diventerà il suo grande cavallo di battaglia: "Impressioni di settembre", una suggestiva ballad con un testo scritto da Mogol e svariati spunti progressive, marcati dall'impiego del moog, strumento introdotto per la prima volta in Italia poco tempo prima. Gli accordi semplici, suonati dalla chitarra acustica, delineano un'atmosfera delicata e coinvolgente, soprattutto nelle strofe; il ritornello, invece, è più acceso, con l'apporto del memorabile arrangiamento del sintetizzatore. La poesia che traspare dalle parole di Mogol non fa che accentuare l'epica melodia del brano, che resta a tutt'oggi un evergreen del rock italiano. "Impressioni di settembre" trascina al successo Storia di un minuto, primo album della Pfm, pubblicato nei primi mesi del 1972. Le sette tracce, scritte tutte dal duo Mussida-Pagani, sono costruite su strutture tipicamente progressive in cui prevale l'aspetto della composizione classica, specie nella seconda parte della scaletta. Un progressive barocco, a volte medievale, e che ricorda vagamente i Genesis di "Nursery Crime", ma, rispetto ai modelli britannici, innesta una vena melodica e influenze musicali di stampo mediterraneo. Unico punto debole, il canto, che patisce l'assenza di una vera e propria "voce", ma viene adeguatamente sostenuto da arrangiamenti ricchi, anche se mai troppo ridondanti. "Impressioni di settembre" è preceduta da un breve pezzo strumentale ("Introduzione"), caratterizzato da sottili cori vocali su una base di chitarra acustica, prima, e da un riff di chitarra elettrica all'incalzare della batteria, poi. Tra le tracce svetta anche "E' festa", una sorta di "tarantella progressive", anch'essa segnata da un virtuoso riff di moog, ma sopra una struttura hard-rock; le variazioni di tempo sono numerose, con uno spontaneo passaggio dal rock più duro a forme più classiche, forgiate dalle chitarre acustiche e dal delicato flauto di Pagani. E' proprio questo strumento, insieme a violino, ottavino e clavicembalo, a donare una forte ventata di classicismo al progressive degli esordi della Pfm. La seconda trance del disco presenta una ancor più marcata attitudine classicheggiante, in un continuo susseguirsi di formule sonore differenti. La sinfonica "Dove…Quando…" è suddivisa in due parti: la prima è una fiaba cantata di straordinaria dolcezza, introdotta dal mellotron di Premoli e assecondata da chitarre acustiche, flauto, clavicembalo e mandoloncello; la seconda riprende il medesimo tempo, dapprima con l'organo di Premoli e il violino di Pagani, successivamente scatenandosi in una elegantissima e classica esecuzione di pianoforte. Un esperimento ripetuto anche nell'altro singolo di successo, il genesisiano "La carrozza di Hans" che, partendo da una ballata in cinque quarti, si scatena poi in un magistrale assolo di chitarra (reminiscente dei King Crimson di "21st Century Schiziod Man") e in una brillante improvvisazione jazz-prog, con il violino di Pagani a disegnare le classiche "variazioni sul tema". Il pezzo, scritto da Mussida durante un viaggio in camioncino tra Torino e Milano, vince il Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, e viene inciso come lato B del singolo "Impressioni di settembre". Chiude il disco "Grazie Davvero", uno degli episodi più sperimentali del lotto, in cui una dolce chitarra acustica detta la linea melodica principale, accompagnata da un variopinto mellotron, che simula un'orchestra di ottoni. Storia di un minuto è uno dei massimi capolavori del rock italiano ed è l'album che lancia in orbita la Pfm, portabandiera di una scena progressive tricolore che annovera gruppi quali il Banco del Mutuo Soccorso, le Orme, gli Osanna, gli Area, i New Trolls.

Eros Ramazzotti - Musica é


Eros Luciano Walter Molina Ramazzotti (Roma, 28 ottobre 1963) è un cantante italiano. È considerato uno dei cantanti di maggior successo nella musica italiana e nel pop latino a livello mondiale, tra la prima metà degli anni ottanta e l'inizio del terzo millennio. Figlio del muratore e imbianchino Rodolfo Ramazzotti, cantante amatoriale che tentò senza successo di partecipare all'edizione del Cantagiro non venendo ammesso - e della madre Raffaella, nel 1971 Eros (nome completo Eros Walter Luciano) inizia ad avere una predisposizione particolare per la musica, mostrando attenzione dapprima verso il pianoforte e la chitarra. Dopo la licenza media fa domanda per essere ammesso al Conservatorio di Roma, ma viene respinto. Iscritto a ragioneria, dopo tre anni abbandona gli studi. Dopo un tentativo fallito della famiglia di emigrare in Australia, trascorre un intero anno a studiare l'inglese. Passa il suo tempo a giocare a pallone nel prato davanti casa, situata nel quartiere di Cinecittà, vagabondando con un merlo indiano sulla spalla ed il suo inseparabile cane Billy. Viene assunto come comparsa nelle pellicole che si girano in quegli studi ed una volta ha anche l'occasione di lavorare con Federico Fellini. Per perfezionare il suo talento musicale, Ramazzotti conta su due suoi amici dirimpettai di casa, Giuliano chitarrista jazz, e Luca, per gli amici "Er Succhia", notevole musicista di piano bar, che si avvale di apparizioni in RAI e nelle radio private, riconoscibile per la sua vistosa benda sull'occhio destro. Il primo approccio serio al mondo musicale è del 1979, nei Castelli Romani, quando partecipa ad una manifestazione canora dove interpreta Pezzi di vetro di Francesco De Gregori. Nel 1981 partecipa al Concorso Voci Nuove del Festival di Castrocaro dove presenta la canzone Rock 80 scritta qualche anno prima. La vittoria arrise a Zucchero e a Fiordaliso ma il giovane, prima della manifestazione, fu fatto esibire da Gianni Ravera, assieme a tutti gli altri giovani talenti, dinanzi ai vari rappresentanti delle case discografiche. Ricevette solo due preferenze, da Roberto Galanti e il barone Lando Lanni, fondatori e soci della neonata casa discografica milanese DDD - Drogueria di Drugolo. Caso volle che i due, per non condizionare la scelta, votarono separatamente ed entrambi rimasero affascinati da quel timbro nasale che nel tempo tutto il mondo ha imparato a riconoscere; fu lo stesso Ravera a mediare in seguito l'offerta del contratto nei suoi uffici di Roma. Nel 1982 partecipa a Un disco per l'estate di Saint-Vincent con la canzone Ad un amico composta con Roberto Colombo, dedicata ad un amico d'infanzia prematuramente scomparso. Musica è è un mini album del cantante Eros Ramazzotti uscito nella primavera del 1988. Oltre alla title-track, il mini album contiene canzoni come Ti sposerò perché e In segno d'amicizia.

Orme - Amico di ieri


Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano nato negli anni '60 come gruppo beat; convenzionalmente forma con la Premiata Forneria Marconi ed il Banco del Mutuo Soccorso la punta di diamante del progressive italiano, e uno di quelli che ha goduto di maggiore visibilità all'estero. Negli ultimi anni il gruppo ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere. Il loro ultimo album, L'infinito, è uscito nel 2004. Il primo nucleo del gruppo nacque a Marghera, periferia industriale di Venezia, su iniziativa del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra, fresco di vittoria di un concorso per giovani cantautori e insoddisfatto del gruppo dove suonava, i "Corals", la tipica cover band della fine degli anni '60. Fu così che fondò Le Orme, insieme al chitarrista Nino Smeraldi, al bassista Claudio Galieti e al batterista Mario Rebeschini. Il gruppo aveva inizialmente scelto di chiamarsi "Le Ombre", in omaggio agli inglesi Shadows, passione comune del gruppo, ma secondo la versione ufficiale, i quattro optarono invece per "Le Orme", onde evitare ironici doppi sensi, in quanto "ombra" in lingua veneta significa anche "bicchiere di vino". Inoltre all'epoca già esisteva in Veneto un gruppo emergente con quel nome.

martedì 1 luglio 2008

Dennis - Come Bambi


Rieccolo in pista, dopo appena un anno di silenzio, al suo terzo album. Dennis, il cantante triestino nato artisticamente dopo la prima edizione di “Amici” (allora era “Saranno Famosi”). “Buone sensazioni” comprende dieci brani inediti scritti, fra gli altri da Adelio Cogliati, uno dei più fidati collaboratori di Eros Ramazzotti ed Alfredo Rizzo, per tanti anni uno dei parolieri di fiducia di Paola Turci, per la quale scrisse fra le altre “Bambini” (vinse Sanremo nel 1989, categoria esordienti) e “Ringrazio Dio”, oltrechè dallo stesso Tennis, coatore del brano “Sole d’estate”. Nelle radio è in circolazione il singolo di lancio, “Come Bambi”.

lunedì 30 giugno 2008

Domenico Modugno - Che me importa a me del 1964


Nel 1964 Modugno decide di cambiare casa discografica per passare alla Curci, e la prima incisione con la nuova etichetta è la canzone Tu si' 'na cosa grande, che vince il Festival di Napoli di quell'anno. La Fonit Cetra decide di sfruttare il successo della canzone e pubblica un 45 giri con una registrazione dello stesso brano che Modugno aveva effettuato qualche mese prima; inoltre ristampa molti vecchi 45 giri del cantautore con nuovo numero di catalogo e, infine, dà alle stampe anche un 33 giri intitolato Modugno con alcune vecchie canzoni e tre inediti su LP, Tu si' 'na cosa grande, Che me ne importa...a me, che aveva partecipato al Festival di Sanremo 1964, e La mamma, cover di un brano di Charles Aznavour (scritto insieme a Robert Gall, paroliere padre della cantante Françoise Gall).

Paolo Belli


Paolo Belli a sei anni prende già lezioni di pianoforte e a tredici, dopo essersi iscritto al conservatorio di Reggio Emilia, comincia a comporre le prime canzoni ispirato dal Rhythm & Blues. Di notte suona nei locali e di giorno, per guadagnare, fa mille mestieri. Alla fine dell’84 incontra alcuni ragazzi della zona e fonda un gruppo; l’amore per il neorealismo e per il cinema di Totò, Sordi e De Sica lo porta a chiamarlo LADRI DI BICICLETTE. Con loro Paolo rafforza le sue performance dal vivo e la creatività nello scrivere canzoni. Nel 1988 arriva finalmente il primo contratto discografico e nel Febbraio 1989, con il brano Ladri Di Biciclette, partecipano al Festival di SANREMO. Nonostante l’incredibile eliminazione ottengono un grande successo di critica e trionfano nelle classifiche di vendita. Nell’estate 1989 aprono tutti i concerti nel tour di Vasco Rossi presentando anche il nuovo singolo, Dr. Jazz & Mr. Funk. Vincono il FESTIVALBAR ed in autunno vengono premiati con il Telegatto come gruppo rivelazione dell’anno. In Settembre esce il primo album, LADRI DI BICICLETTE, che vende oltre 150.000 copie. Nel 1990 Paolo viene invitato a partecipare al primo concerto organizzato dai sindacati per la festa dei lavoratori il 1° maggio in Piazza S. Giovanni a Roma, davanti a 500.000 persone, partecipazione che si ripeterà poi negli anni seguenti. Nello stesso anno con Sotto Questo Sole, colonna sonora dell’estate, vince ancora FESTIVALBAR e rimane in vetta alle classifiche per più di sette mesi. Nel 1991 seconda partecipazione al Festival di SANREMO con Sbatti Ben Su Del Bebop ed esce FIGLI DI UN DO MINORE, secondo album dei LADRI. Alla fine dell’anno Paolo decide di proseguire da solo la sua carriera artistica e lascia la band. Nel 1993 esce il primo lavoro da solista, PAOLO BELLI & RHYTHM MACHINE. Il desiderio di fare nel campo musicale sempre nuove esperienze porta Paolo a collaborare con molti artisti, tra i quali Sam Moore, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspoon, Piero Chiambretti, Enzo Jannacci, Fabio Fazio, Litfiba, Red Ronnie, Paolo Rossi, Gialappa’s Band. Scrive canzoni con Vasco Rossi, Avion Travel e P.F.M. e viene scelto da Mogol e Mario Lavezzi per interpretare uno dei brani inclusi nell’album Voci 2. Nel 1994 esce SOLO, prodotto da Alberto Pirelli. Il videoclip del brano che lancia l’album, M’hanno lasciato qui, viene premiato da VIDEOMUSIC come migliore dell’anno. L’intensa attività discografica è affiancata da una tournèe senza fine che porta Paolo ad esibirsi in più di 90 concerti ogni anno, permettendo al pubblico di conoscere la sua grande carica e di incoronarlo “Re Del Funky”. Il 27 Settembre 1996 Paolo partecipa con grande successo al CLIO RDS LIVE 2 che si svolge a Palermo davanti a 400.000 persone Il 28 Maggio ’97 esce il nuovo singolo Uomini o Caporali, ancora una volta ispirato dal grande amore per il neo realismo e per il cinema di TOTO’. Il singolo, gettonatissimo dai network italiani, anticipa la pubblicazione di NEGRO, il nuovo album presentato in Giugno con un live tour che impegnerà Paolo e la sua Band per tutta l’estate. Per PAOLO, il 3 Maggio ’98 diventa il coronamento di un sogno. DAN AYKROYD, l’ultimo Blues Brothers, si trova in Italia per promozionare il suo nuovo film “Blues Brothers 2000” e nel pomeriggio si reca al Big Mama di Roma per suonare con PAOLO. L’evento viene ripreso e trasmesso in diretta da RAITRE nella trasmissione “Quelli che il calcio”. Sempre nell’estate ’98, viene invitato con tutta la band a suonare come ospite all’undicesima edizione del “Porretta Soul Festival” a Porretta Terme, in rappresentanza della musica funk-blues made in Italy. Ma la musica non è il suo unico grande impegno; spesso, anche se in forma anonima e non pubblicizzata, Paolo dedica il suo tempo a persone meno fortunate, attraverso l’associazione ROCK NO WAR, e LA NAZIONALE ITALIANA CANTANTI. Ad Aprile ’99 esce il nuovo album, intitolato “A ME MI PIACE…LO SWING”; realizzato con una Big Band di ben 17 elementi, segna l’inizio di una nuova fase della carriera di Paolo ricca di soddisfazioni. Nel Gennaio 2000, riscuotendo un successo che va ben oltre le aspettative, fa parte con tutta la sua Big Band del cast artistico fisso di TORNO SABATO, il programma televisivo condotto da GIORGIO PANARIELLO, mattatore del sabato sera di RAI UNO; oltre che con lo stesso PANARIELLO, Paolo duetta con nomi del calibro di WILSON PICKETT, GIORGIA, AL JARREAU, KID CREOLE… Rivelatosi ormai anche un personaggio televisivo, nel Giugno 2000 Paolo, accompagnato dalla sua Big Band, partecipa come ospite fisso a SANREMO ESTATE 2000, programma condotto da CARLO CONTI e trasmesso in prima serata su RAI UNO. Il 15 Giugno 2000, il nuovo singolo "Hey, signorina mambo" anticipa l'uscita di “BELLI DENTRO”, il nuovo album che contiene anche "Stai con me", cantata in coppia con GIORGIO PANARIELLO. La collaborazione con PANARIELLO è ormai un successo consolidato, che prosegue nell’inverno 2000 con la realizzazione della colonna sonora del film “AL MOMENTO GIUSTO” e nel 2001 con la trionfale tournée teatrale “PANARIELLO…CHI?”. Paolo chiude il 2001 ed apre il 2002 con il grande successo di “TORNO SABATO: LA LOTTERIA”, lo spettacolo di RAI UNO abbinato alla Lotteria Italia condotto ancora una volta da GIORGIO PANARIELLO; contemporaneamente esce il nuovo album “BELLI…E PUPE”. Il 2002 vede la ripresa in teatro di “PANARIELLO…CHI?” ed un lungo tour estivo, inaugurato da una nuova entusiasmante partecipazione al tradizionale CONCERTO DEL 1° MAGGIO in Piazza S. Giovanni a Roma; a Paolo, accompagnato dalla sua Big Band, viene infatti affidato il compito di aprire i due collegamenti, alle 16:00 ed alle 20:00, in diretta tv RAI. In quest’anno si consolida anche il personaggio televisivo PAOLO BELLI, in grado di coinvolgere il pubblico con la propria verve e l’innata simpatia, come dimostrato anche dal successo ottenuto negli show targati RAI “BACIAMI VERSILIA” e “LA SERA DEI MIRACOLI” e soprattutto nell’edizione 2002 di TELETHON, la maratona benefica in onda sulle reti RAI nella quale PAOLO è al fianco di MILLY CARLUCCI sia nella conduzione che nelle musiche, curate ed eseguite dalla Big Band. Il successo del “BELLI SOUND” intanto diventa anche d’esportazione, come dimostrano i concerti in Svizzera, Austria, Inghilterra, Canada, Francia e Spagna tra il 2002 e il 2003. Il tour estivo 2003 è all'insegna della nuova BIG BAND di 14 elementi, con i nuovi arrangiamenti del M° FEDERICO MALAMAN. Altro tocco di novità è dato dalla presenza del DJ TuppiB, che ingaggia irresistibili gag con PAOLO e gli altri componenti della Band. Il tutto a garanzia di uno spettacolo sempre più elettrizzante. Il tour tocca le piazze principali d'Italia con una media di 5.000 spettatori e si fregia della partecipazione a meeting e convention di aziende prestigiose, in Italia ed all'estero. Nel 2003 esce anche I PIU' BELLI DI PAOLO, la nuova raccolta di greatest hits. La prima traccia dell'album, unico inedito, si intitola AMORE MADE IN ITALY e viene presentato con successo in numerose trasmissioni televisive e nel corso del tour. E sul finire del 2003 esce anche un nuovo album di inediti, SORRIDI E VA AVANTI, nel quale PAOLO propone, tra l’altro, le sigle di “TORNO SABATO… E TRE”. Ancora una volta a fianco di GIORGIO PANARIELLO, PAOLO BELLI e la sua BIG BAND si sono confermati garanzia di qualità artistica e trascinante carica comunicativa. Il 2004 inizia nel segno del riscontro internazionale con una intensa tournée in Sudamerica; nel corso di una settimana, PAOLO e la Big Band si esibiscono nelle tre capitali di Argentina, Uruguay e Cile, riscuotendo uno straordinario consenso. Seguono esibizioni esclusive a Nova Gorica, Praga e a Tenerife. PAOLO ha poi sorpreso il mondo musicale con una vera e propria impresa: il 22 e 23 maggio 2004, assieme alla Big Band, ha battuto un record: 36 ore di spettacolo, la più lunga sessione musicale live mai trasmessa in diretta tv. L’iniziativa, volta a raccogliere fondi per la ricerca cardiovascolare promossa dall’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, è stata trasmessa in diretta video integrale su Radio Italia TV. Il tour 2004 prosegue con un crescente successo, che culmina con il concerto di Capodanno a Corato (Bari), evento nel quale vengono devoluti fondi per le vittime del terremoto in Asia. Nel dicembre 2004 esce il nuovo cd BELLI…IN SMOKING, contenente fra l’altro la canzone UN GIORNO MIGLIORE, che, quale sigla dello spot tv di Lottomatica, è già diventata un piccolo cult. Il 2005 si apre con un nuovo record di ascolti televisivi. Il sabato sera di RAI UNO è un vero e proprio invito alla danza. PAOLO e la Big Band stendono il loro inconfondibile e irresistibile tappeto ritmico sul quale si esibiscono le coppie danzanti del nuovo show condotto da MILLY CARLUCCI: “BALLANDO CON LE STELLE”. Non è l’unico appuntamento televisivo della stagione. A Maggio infatti “E’ un gran bel giro” è la nuova sigla scritta e interpretata appositamente da PAOLO per l’88° Giro Ciclistico d’Italia Professionisti ed il cui ritornello diventa il tormentone sulla bocca di tutti nel giro di pochi giorni. Ciclisti e non, fanno a gara per cantarla davanti alle telecamere nella divertente sit-com che accompagna tutti i giorni su RAITRE il Giro d’Italia e nella quale PAOLO, protagonista indiscusso, dimostra una volta in più le sue accattivanti qualità televisive. Durante l’estate invece è la volta di “Guarda che luna”: la celebre canzone di Fred Buscaglione, nella speciale versione realizzata da PAOLO con la Big Band, è la sigla dell’omonima trasmissione estiva di RAI UNO. Parallelamente si muove il TOUR 2005. Sempre accompagnato dalla Big Band di 13 elementi, PAOLO ha toccato ancora una volta il cuore dei fans di tutta Italia e gli ospiti di esclusive convention e serate private in Italia e all’estero, con un vero trionfo in Egitto, nella cornice inimitabile delle Piramidi di Giza. Il grande consenso ottenuto con la prima edizione, porta inevitabilmente il bis per “BALLANDO CON LE STELLE”. Ancora a fianco di MILLY CARLUCCI e delle coppie di vip e ballerini, PAOLO e la Big Band animano lo spettacolo del sabato sera targato RAI UNO per 15 puntate, tra Settembre 2005 e Gennaio 2006, questa volta abbinato alla Lotteria Italia. Ed è ancora una volta un successo semplicemente straordinario! Il 2006 è un anno intenso, dedicato ai concerti non meno che all’attività discografica. In febbraio Paolo & Big Band hanno l’onore di esibirsi in piazza San Marco a Venezia e la tournée estiva tocca decine e decine di piazze in tutta Italia, contando oltre 200.000 presenze. Poi è la volta dell’album PIÙ BELLI DI COSÌ!”, che raccoglie i suoi più grandi successi riarrangiati e suonati con la Big Band con l’aggiunta di due brani inediti:Dillo con un Bacio - scelto dalla Perugina come colonna sonora della campagna spot 2006/2007 dei Baci più famosi d’Italia - e Bella donna, con il testo firmato da Enrico Ruggeri. L’album, uscito in edicola ad ottobre, in poco più di un mese ha superato le 25.000 copie vendute! A settembre, nella terza edizione di “BALLANDO CON LE STELLE”, Paolo riprende le vesti di animatore e co-conduttore del sabato sera di Rai Uno insieme a Milly Carlucci e alla Big Band che cura ed esegue tutte le musiche. Dal 15 al 17 dicembre, al fianco di Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, Paolo torna a condurre anche “TELETHON 2006”, che registra nuovi record negli ascolti e nella raccolta di fondi a favore della ricerca scientifica. Nel 2006 c’è tempo anche per preparare la grande novità del 2007. “DILLO CON UN BACIO” diventa un tour teatrale, la prima sit-com musicale italiana, una miscela di musica, teatro, canzoni, sketch e momenti di puro divertimento, scritta da Paolo e Alberto Di Risio per la regia di Giampiero Solari. L’ennesima conferma delle grandi qualità artistiche di Paolo Belli, attore, presentatore, showman ed ovviamente cantante. Il 2007 si apre con il debutto teatrale di Paolo e della Big Band in “DILLO CON UN BACIO”: la sit-com registra il tutto esaurito in numerose città italiane (Spoleto, Carpi, Velletri, Prato, Guidizzolo (Mantova), Montecatini Terme, Lecce, Firenze, Mestre...), riscuotendo un successo unanime presso il pubblico e la critica. Dopo il tour estivo nelle piazze italiane e la quarta edizione di “BALLANDO CON LE STELLE” che lo ha visto protagonista dell’animazione e, al fianco di Milly Carlucci, nella conduzione. Anche per questa edizione le musiche sono state affidate alla BIG BAND. Nel frattempo, Paolo e la Big Band si preparano per riprendere le repliche del tour teatrale “DILLO CON UN BACIO” che, dopo il successo della passata stagione invernale, a grande richiesta torna nei teatri italiani dal 30 novembre 2007 fino al 30 aprile 2008, con qualche pausa dedicata ad importanti appuntamenti televisivi come “TELETHON 2007”, andato in onda sulle reti Rai il 14 e il 15 dicembre. Il 3 febbraio 2008 “DILLO CON UN BACIO” festeggia una stagione di sold out. Ospite al programma “Un Sabato Italiano” di Giovanni D’Onofrio. Paolo si prepara ad affrontare un nuovo anno di successi. Info: gdomusica@thecentre.it